Il 22 settembre Roberto Saviano compie 30 anni, ne aveva appena 26 quando ha scritto
Gomorra il libro-scandalo, un caso letterario senza precedenti che ha venduto
oltre 2 milioni di copie solo in Italia e 3 milioni e mezzo nel mondo, ed è stato
tradotto in 43 paesi. In occasione del suo trentesimo compleanno lo scrittore napoletano si racconta in una conversazione esclusiva con
Gianni Canova per
SKY Cinema, un’intervista inedita che sarà trasmessa
martedì 22 settembre alle 21,00 su SKY Cinema 1 e in simulcast su SKY Uno. Lo speciale documento sarà seguito dal film “Gomorra” di Matteo Garrone, tratto dall’omonimo best seller,
in onda su SKY Cinema 1 e in HD alle 21.45.
Trenta minuti intensi e autentici di conversazione con Roberto Saviano per raccontare com’è radicalmente cambiata la sua vita da Gomorra in poi, vivere sotto scorta e in continuo spostamento, senza perdere la passione civile e il culto ossessivo per la scrittura, e poi gli amici e la famiglia, l’amore, la musica, i libri e i film più amati.
Ed è proprio sul cinema che Saviano si sofferma riflettere, e sulla difficoltà di raccontare sul grande schermo la realtà sconcertante della criminalità organizzata, riconoscendo che, fuori dai clichè, è complicato coglierne la dimensione reale meno chiassosa ma più terribile:“E’ più facile rappresentare la criminalità legata ai fatti di sangue rispetto a quella borghese, che praticamente non ha racconto. Il cinema in questo credo sia in ritardo: dovrebbe cercare di smontare il mito del mafioso, la cui vita schizofrenica e votata al sacrificio di sé per il business è, in realtà, fatta più di reclusioni e latitanze che di brividi”.
Nel romanzo come nel film, le storie e i personaggi di Gomorra sono volutamente spiazzanti, estreme, lo spettatore non deve potersi identificare, perché come, racconta lo scrittore e giornalista a SKY Cinema,“L’identificazione salva i personaggi e offre una via di fuga allo spettatore. Ed era proprio questo che volevamo evitare: offrire una scappatoia e provocare lacrime “facili”. Tutto nel film è ispirato a fatti reali.”.
Una realtà che supera la fantasia e che, paradossalmente, si ispira al cinema invece del contrario:“Sembra assurdo, ma u mafiosi imitano i film nel modo di sparare. Dopo Pulp Fiction sparano con la pistola messa di piatto. Ma anche il look (pensiamo al film Il corvo) e le abitazioni (vedi Scarface)”. Un mondo eccessivo e crudo quello dei clan, ma solo apparentemente caotico, in realtà sottoposto a regole rigidissime, totalmente legato alla situazione economica e per questo colpito dalla crisi attuale:“La crisi colpisce anche le organizzazioni criminali. Si abbassano le aspettative di stipendio e se i gruppi più piccoli praticamente scompaiono, i grandi che non ne risentono speculano e abbassano di proposito lo “stipendio” degli affiliati, specie quelli dei ragazzini che ora percepiscono poco più di 500 euro a settimana, mentre prima “guadagnavano” molto di più”.
Una programmazione speciale su SKY Cinema dedicata a Roberto Saviano in occasione del suo trentesimo compleanno: martedì 22 settembre alle 21,00 su SKY Cinema 1 e in simulcast su SKY Uno CONVERSAZIONE CON ROBERTO SAVIANO, l’intervista inedita con Gianni Canova, a seguire alle 21,45 su SKY Cinema 1 e in HD il film GOMORRA di Matteo Garrone, vincitore del Gran Premio della giuria al Festival di Cannes.