La Lega Serie A ci riprova, ma superare lo stallo sarà, come al solito, assai complicato. Nella nuova assemblea di oggi sul tavolo ci saranno sia la trattativa con i fondi di private equity per la media company sia le offerte di Dazn e Sky per i diritti tv, i due temi che hanno caratterizzato le ultime settimane di discussioni tra i club. Con l'alta probabilità che possano continuare ad essere temi da discutere, visto che pare difficile che oggi le società possano arrivare al dunque.
Dopo quasi un mese, così, l'operazione con la cordata formata da Cvc, Advent e Fsi tornerà oggi protagonista in assemblea. I club ne avevano parlato tutti insieme infatti l'ultima volta lo scorso 4 febbraio: da quel giorno, complici le offerte di Sky e Dazn, la trattativa è passata in secondo piano, rimanendo tuttavia sempre sullo sfondo e bloccando, di fatto, anche l'assegnazione dei diritti tv.
Oggi i rappresentanti della cordata proveranno a sbloccare in prima persona l'impasse, intervenendo durante l'assemblea: un dibattito in cui dovrebbero venire analizzati i punti che hanno portato allo stallo (in particolar modo sulle responsabilità e sui diritti d'archivio). Resta difficile tuttavia una totale riapertura della trattativa, considerando che per convincere il fronte dei contrari (formato tra gli altri da Juventus, Inter, Napoli e Lazio) potrebbe non bastare nemmeno alzare l'offerta dagli attuali 1,7 miliardi messi sul piatto dai fondi per acquistare il 10% della nuova media company che gestirebbe gli aspetti commerciali della Lega. Un tema che comunque potrebbe continuare a bloccare anche le discussioni sui diritti tv.
Oggi i club dovrebbero essere nuovamente chiamati a votare sulle offerte di Sky e Dazn, anche se i nove club che si erano astenuti durante l'ultima assemblea per quanto riguarda la proposta di Dazn (ovvero sia Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) sembrerebbero intenzionati a confermare la loro astensione anche durante la riunione di oggi. Sullo sfondo rimane pure il tema del protocollo, dopo il caos legato alla sfida tra Lazio e Torino, anche se non dovrebbero esserci novità nel regolamento. «Il protocollo sanitario in alcuni punti può essere aggiornato, ma va bene, non ha causato grossi problemi» ha spiegato in un'intervista all'ANSA Gianni Nanni, medico sociale del Bologna, nonché coordinatore dei medici dei club di serie A e responsabile del CTS per la Federcalcio.
Intanto secondo quarto riporta anche oggi Milano Finanza – a fianco di Dazn – è scesa in campo anche Tim (già alleata commerciale), che secondo indiscrezioni investirebbe nel progetto altri 340 milioni annui e che come detto sta lavorando per introdurre una serie di miglioramenti per la fruizione di contenuti in live streaming. Semplificando al massimo, la tecnologia passata, che prevedeva una sessione di invio dati per ogni utente connesso (modello Unicast), esponendo la rete a maggior carico. L’applicazione del modello Multicast consentirebbe la distribuzione del segnale in maniera capillare, decongestionando la rete e garantendo uno streaming ottimale per la quasi totalità dei clienti. Per chi per motivi tecnici fosse costretto invece a rimanere in modalità Unicast, Tim starebbe invece ipotizzando di applicare il modello Cdn, che permetterebbe di creare un percorso preferenziale per il segnale video.