La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dai Deputati ma poi modificato dal Senato, riguardante la gestione dei diritti televisivi del calcio e degli eventi sportivi.
La cosiddetta legge Melandri-Gentiloni delega il governo a varare entro sei mesi un decreto legge che ripristinerà la contrattazione collettiva dei diritti tv da parte delle squadre di calcio ma anche degli altri sport professionistici, al contrario di quanto avviene oggi, con il singolo club che vende i propri diritti in base alla contrattazione con le emittenti.
"I diritti del calcio contribuiranno a moltiplicare l'offerta e a far crescere nuove piattaforme televisive", ha detto in un comunicato il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, commentando l'approvazione.
"Non sarà più possibile acquistare diritti esclusivi per periodi illimitati e per tutte le piattaforme incluse quelle in cui chi acquista i diritti non può trasmetterli".
All'inizio di gennaio, nella sua indagine conoscitiva sul settore del calcio, l'Antitrust aveva affermato che le squadre italiane sono troppo dipendenti nella loro gestione economica dai diritti televisivi, la cui distribuzione non risponde a criteri mutualistici e aumenta le differenze tra i club.