
I numeri finora le danno ragione: in Italia la brutta Betty, impersonata da America Ferrera, ha fatto registrare una media di 3.566.000 spettatori (share del 15,61). In tutto sono 70 i paesi che trasmettono il format, 16 i milioni di spettatori a puntata in America e tre i milioni di siti dedicati alla serie che ha conquistato due Golden Globe (miglior serie comica e miglior attrice protagonista) e undici le nomination agli Emmy, gli Oscar della tv.
Il successo della serie è dovuto - spiegano i critici - «al ribaltamento degli stereotipi classici del genere, prediligendo le risate alle lacrime e basandosi su dialoghi arguti ed intelligenti». Il tema affrontato ha animato accese discussioni su numerosi blog e il magazine «People» ha indetto un concorso per trovare le vere Betty, donne di talento ignorate o messe ai margini perché non omologate.
Anche il bruttino piace: gli abiti della protagonista, in puro stile vintage, sono di tendenza. Merito del costumista Edoardo Castro, che ha saccheggiato negozi e mercatini per trovare orridi gilet di lana o gonne dalle fantasie caleidoscopiche. Il poncho che Betty sceglie di indossare il suo primo giorno di lavoro, è invece un'idea della Costume Designer Patricia Field, autrice dei costumi per la serie «Sex & the City».
La Field ha anche fornito a Betty gli occhiali da lettura dello stilista Alain Mikli, dalla linea ad occhio di gatto, che danno un effetto comico al personaggio enfatizzando le sopracciglia spesse di Betty e i suoi capelli ribelli. La serie è riuscita paradossalmente a lanciare moda: secondo un'indagine del network ABC, gli spettatori guardano il telefilm anche per avere qualche idea su cosa indossare.
à stato anche lanciato un online store dove è possibile acquistare alcuni dei capi e accessori visti nel telefilm, come la collana di Betty con la sua iniziale (ispirata alla famosa collana di Anna Bolena), realizzata in creta dorata e perle artificiali dalla designer Jennifer Parrish, o la T-shirt con lo slogan Be Ugly
Articolo tratto da
"Il Mattino" (20/08/07)
"Il Mattino" (20/08/07)