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Non solo.Gettando i 'dilettanti allo sbaraglio', fa notare l'autore televisivo Stefano Jurgens, la Corrida "é stata a pensarci bene il primo vero reality. E' stata la Corrida, che ha portato la gente comune in televisione". Intitolato "Corrado... e basta" e firmato da Annalisa Bruchi e Silvia Tortora, lo Speciale di La Storia Siamo Noi racconta anche il Corrado 'privato' "Era una persona normale, per bene e molto timida", osserva Jurgens.
Un uomo che "ogni figlio avrebbe voluto avere come padre e come amico", dice il figlio del presentatore, Roberto Mantoni. L'avventura de La Corrida inizia a Radio Rai nel '68 e Corrado in quegli anni diventa uno dei personaggi televisivi più popolari. ''Aveva una ironia sottile, tipica di Roma. - ricorda Renzo Arbore - Non dimenticava mai che faceva un lavoro in cui non si parlava dei destini della Patria". Normalità , semplicità , sobrietà e umiltà sono caratteristiche che lo rendono popolare e amato.
Ma Corrado, ricordano a La Storia Siamo Noi, è stato anche autore di successo, firmando quasi tutti i suoi programmi.
Con lo pseudonimo di Corima, nascono successi indimenticabili, tra cui 'Domenica In' nel 1978, trasmissione che raccoglie subito il favore del pubblico. Un successo interrotto tre anni dopo dall'incidente stradale nel quale rimase ferita Dora Moroni, la sua valletta di allora. La vicenda (Corrado era alla guida dell'auto) ebbe strascichi pesanti sulla sua carriera e lo segnò nel profondo.
La Rai lo sostituì a A Domenica In con Pippo Baudo. "Corrado in quel periodo fu dimenticato dalla Rai", ricorda ancora Arbore.
Da lì il trasloco a Mediaset con il Pranzo è servito. Una trasmissione, ricorda oggi il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, realizzata con pochi mezzi eppure diventata "un altro mito della tv italiana che tutti ricordano".