A Roma ancora critiche sull'Auditel. La Rai indice la gara su Qualitel
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte:

Ma a suscitare polemiche sono stati, ancora una volta, gli ascolti. A scagliarsi contro l’Auditel è stato soprattutto Giovanni Stella: l’ad di La7 ha invocato una misurazione più corretta: “La7 farà il possibile perché la rilevazione diventi sempre più neutra e attendibile”.
Anche la Rai, in materia, annuncia novità. “Il piano editoriale, che troverà applicazione in questi mesi, affranca la progettualità editoriale dal dominio della programmazione quotidiana, contemplando tempi più lunghi per la ideazione e lo sviluppo dei progetti”, dichiara Giancarlo Leone, vice direttore generale Rai. “A breve, inoltre, sarà operativo il Qualitel: è stata indetta proprio in questi giorni la gara”, aggiunge.
Sul fronte dei contenuti, debutterà a breve su Dtt un nuovo canale del servizio pubblico: Rai5. La programmazione proporrà, in chiave moderna, il materiale delle Teche Rai. Mediaset, rappresentata dal suo consigliere di amministrazione Gina Nieri, invoca invece una “politica laica di sistema, a tutela del diritto, in grado di superare gli interessi delle singole aziende”. Salvo poi sottolineare la propria leadership: “il meglio dell’offerta di fiction e d’intrattenimento innovativo è concentrato tutto sulle nostre reti”, dichiara.
Quanto a La7, annuncia una nuova campagna istituzionale: “Il claim è ‘Esclusivamente, per tutti’- spiega Stella -Vogliamo dimostrare che si può fare una bella televisione, a budget contenuto”. Inoltre il direttore generale Business Strategies di Telecom Italia, Oscar Cicchetti, ha ridimensionato il ruolo di Telecom nella configurazione delle reti: “La costruzione di una rete di nuova generazione non è solo un affare di Telecom, ma di tutto il Paese - spiega. L’economia nazionale deve trasformarsi in un’economia di rete”.
A chiusura del convegno, Barbareschi si è impegnato a istituire un osservatorio permanente sui contenuti: “Più che un controllo occorre un coordinamento dell’offerta, si parla tanto di piattaforme e mai dei contenuti che verranno veicolati. Con un tale approccio, si rischia di vanificare il processo di innovazione fin qui raggiunto”