
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat
Dopo l'apparizione, non priva di polemiche politiche, al Festival di Sanremo nella sua serata finale, da oggi Maurizio Costanzo torna ufficialmente in Rai con un suo programma: si chiama "Bonta sua" e andrà in onda, per venti minuti, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 14.10 su Raiuno.
"Bontà sua", erede della madre di tutti i talk show italiani, “Bontà loro”, così chiamata proprio per parafrasare la celebre frase detta e ridetta "bontà sua", ma poi, proprio perché gli ospiti erano tre Costanzo aveva coniato questa nuova versione presto entrata nel parlato comune.
Era il 18 ottobre del 1976, e coi suoi primi 3 personaggi a sera Costanzo tenne a battesimo su Raiuno un genere che, nato alla radio, la storia chiamò appunto "talk show". Allora bastarono una finestra, un orologio a cucù, una poltrona color aragosta per ciascuno dei tre ospiti e lo sgabello in metallo del conduttore. Costo 300mila lire a puntata per 5 milioni e 400 mila telespettatori, che alla seconda erano già diventati 13 milioni. E da allora, sono andate in onda un totale di 63 puntate alle quali parteciparono 187 personaggi, illustri e non, che superarono spesso la media di 10 milioni di spettatori a sera.
Tra gli ospiti del passato Umberto Agnelli, Marcello Mastroianni, Tina Anselmi, Alberto Sordi, Lina Wertmüller, Niki Lauda, Alberto Lattuada, Felice Ippolito, Giovanni Nuvoletti, Goffredo Parise, Marco Ferreri, Eugenio Scalfari e molti dei protagonisti della storia della cultura e dello spettacolo in Italia.
“Cosa c’è dietro l’angolo?” era la domanda quasi metafisica che il “giovane” Costanzo faceva ai suoi ospiti. Anche oggi, cambiati i tempi, la tivù e forse il Paese, cercherà la domanda chiave che con la consueta immediatezza possa muovere nel suo ospite quotidiano, questa volta uno solo a puntata, una risposta possibilmente non banale che faccia "inquadrare" subito il protagonista.
Maurizio Costanzo torna a casa, casa Rai. E torna alle 14.10, in un orario nel quale, appena dopo il pranzo, le famiglie sono riunite a casa, hanno voglia di stare in pace, di non vedere una tv urlata, una tv in cui si ricomincia a fare delle domande, e a cercare delle risposte, con la pacatezza di tono e di linguaggio, semplice e immediato, con l'intelligenza che contraddistingue da sempre la televisione di Costanzo.

Un'immagine del primo talk show italiano
"Bontà loro"