
Il Venerdìtoriale - Il Festival della Clerici, risultato positivo ma non troppo
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (original)
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Televisione
venerdì, 26 febbraio 2010 | Ore: 00:00
Come promesso torniamo brevemente sul tanto discusso Festival di Sanremo, tornato proprio ieri alla ribalta con la puntata di Annozero con ospite l’escluso Morgan che di fatto aveva aperto l’intera fase di comunicazione del programma della Clerici. Ma televisivamente che festival è stato? Proviamo a rispondere nel VENERDÌTORIALEdi Digital-Sat.
A livello musicale è stato sicuramente un festival sotto le attese, ma che ha avuto un grande merito: lungi da me esprimere giudizi sulle canzoni, posso solo constatare che di sicuro quelle di quest’anno hanno fatto e continueranno per molto tempo a parlare di sé. Come non pensare a “tutti i laghi” di Valerio Scanu o alla versione calcistica del Trio principesco. Ma la sfaccettatura più rilevante l’ha avuta, forse per la prima volta, il popolo di internet che ha velocissimamente – come si conviene alle nuove tecnologie – messo in moto una serie di sfottò nei confronti delle due canzoni sopraccitate, che però sono alla fine risultate le due più televotate, argomento sul quale preferisco non entrare.

Ancora una volta però la parodia più azzeccata ce la fornisce la televisione, grazie a quei fenomeni che portano il nome di Elio e le storie tese. Come lo scorso anno, il gruppo milanese ha eseguito dal palco di “Parla con me” la loro versione delle canzoni sanremesi e quella di Italia amore mio è assolutamente da non perdere. Ecco infatti il video qui di seguito.
Rimane il rammarico di non aver potuto scegliere l’ormai classico commento alternativo della Gialappa’s in “Rai dire Sanremo”, grazie alla riforma del settore radiofonia che li ha tagliati fuori come altre parti dei vecchi palinsesti. Chissà come avrebbero commentato Marco, Giorgio e Carlo il verdetto sulle canzoni finaliste…

E avendo parlato di audience, è forse questo il punto più sorprendente, essendo riuscita la Clerici a ottenere ascolti superiori persino di Bonolis. Tra i tanti motivi che possono stare alla base c’è sicuramente la controprogrammazione, assente per tutta la settimana, da parte di Mediaset. Paradossalmente si è avuto più ostacolo all’interno della Rai con Ballarò, la Champions League e Annozero che non dalla concorrenza. Inoltre è stato un festival chiacchierato, di cui si discuteva il giorno dopo a scuola, al bar, nel posto di lavoro e che infatti continua ancora a finire sulle pagine dei giornali… Una strategia di comunicazione forse partita inavvertitamente con quella famosa intervista di Max e culminata con l’abominio chiamato televoto per un’attenzione catalizzata sul prodotto, buono o brutto che fosse.
Anche quest’anno, in ottica meramente di risultato numerico/economico, si può dire che la missione sia compiuta. Nella speranza che un domani le canzoni ritornino davvero al centro anche sotto il profilo della qualità e con un sistema di valutazione più accorto.
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"
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