Rai1 cambia (e poi ripristina) la prima serata per ricordare Suso Cecchi D'Amico
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat (com.stampa)


La pellicola, una delle ultime realizzate da Suso Cecchi D’amico, è ambientata nell’estate del 1940. Si raccontano le vicende dei soldati del reparto della Sezione Sanità accampati nel deserto della Libia. La guerra appare ormai agli sgoccioli e i militari assaporano l’idea di tornare a casa. Ma le sorti della guerra si rovesciano.
Il film previsto “Appartamento per tre” della serie “Le stelle di Bollywood”, non andrà dunque in onda.
Saranno dedicati a Suso Cecchi D’Amico anche i “Nastri d’Argento” trasmessi subito dopo il Telegiornale. Nel giorno della sua scomparsa il Sngci e Rai1 confermano la messa in onda della cerimonia di premiazione, peraltro già registrata, proprio per rendere omaggio alla sceneggiatrice più celebre e più raffinata che, con la sua passione e la sua professionalità, ha contribuito a rendere grande il cinema italiano nel mondo.
Suso Cecchi D’amico, la grande scrittrice di cinema dal 1947 al 1987, in un quarantennio ricco di film indimenticabili ha ritirato ben sette Nastri, tra i quali ricordiamo quelli per “Ladri di biciclette”, “I soliti ignoti”, “Rocco e i suoi fratelli” e “Speriamo che sia femmina”. “Quei sette titoli – ricorda Laura Delli Colli, presidente dei giornalisti cinematografici - sono una grande lezione di cinema anche per i grandi protagonisti di oggi, attori, registi, sceneggiatori, appena festeggiati dal Premio dei giornalisti che stasera Raiuno rilancia dal palcoscenico di Taormina. E consegnano all’immortalità la straordinaria capacità di Suso Cecchi d’Amico di raccontare con grande serietà e impegno anche la commedia più brillante.”
A seguire sarà proposto il documentario “Suso racconta” per la regia di Luca Zingaretti, dove Suso Cecchi D'Amico, più che una sceneggiatrice una vera e propria colonna della nostra cinematografia, racconta alla nipote Margherita gli anni d'oro del cinema italiano e i suoi grandi personaggi. Sono così rievocati incontri e collaborazioni con i più grandi registi, attori e intellettuali del Novecento italiano, tra cui Luchino Visconti, Anna Magnani ed Ennio Flaiano. Raccolta in diversi momenti e ambienti e arricchita di materiali di repertorio, questa preziosa testimonianza parte dal cinema si allarga a una riflessione sulla nostra Storia e cultura.