La Corte d'Appello di Milano, ribaltando la sentenza di primo grado, ha assolto con formula piena il fondatore di Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio dall'accusa di aver diffamato Antonio Ricci, autore di Striscia la notizia.
Il 16 febbraio 2006, dopo aver testimoniato al processo contro Wanna Marchi, Panunzio aveva contestato a Ricci, a proposito delle battaglie di Striscia contro i sedicenti maghi, di usare due pesi e due misure, ovvero di dimenticarsi di bacchettare i ciarlatani appartenenti alla sua "parrocchia", pubblicizzati in oltre 200 pagine del teletext di Mediaset.
Antonio Ricci e Striscia la notizia «prendono atto della sentenza della Corte d'Appello» che ha assolto il fondatore di Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio, dall'accusa di aver diffamato Ricci, giudicandola «clamorosa». «Panunzio, condannato dal Tribunale a seguito di ampia istruzione dibattimentale, aveva riferito fatti - ricordano Ricci e Striscia in una nota - che erano stati giudicati falsi e diffamatori: falso è infatti che Striscia utilizzi due pesi e due misure avendo trasmesso di fronte a milioni di telespettatori anche accuse contro maghi pubblicizzati nel teletext Mediaset. La sentenza odierna non cambia il punto di vista di Striscia, che per poterlo riaffermare, ricorrerà in cassazione, attendendo serenamente il Giudizio della Suprema Corte».