Il vicedirettore Marano al Prix Italia di Torino parla a tutto tondo della Rai
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
«La riduzione dei Tg è possibile, ma non credo che la Rai in questo momento sia pronta per ritoccare il modello editoriale». Lo ha detto il vice direttore generale della Rai, Antonio Marano, intervenendo al 64esimo Prix Italia in corso a Torino, rispondendo a una domanda sulla proposta lanciata da Michele Santoro di ridurre i tg sulle reti generaliste per abbattere i costi.
Marano ha annunciato di avere presentato un'analisi alla nuova governance di Viale Mazzini in questo senso, evidenziando «che il modello europeo prevede una struttura più snella e si propone come modello industriale, al di là della libertà di espressione.»
«Quello nostro -ha detto il vice dg- è invece un modello politico, che ha avuto anche un ruolo positivo nel Paese, ma che oggi è improponibile a livello europeo perchè non è competitivo. Adesso sta ai nuovi vertici stabilire il da farsi, anche se credo -ha concluso- che in questo momento l'Azienda non sia pronta a ritoccare il proprio modello editoriale»
«La Fiction è uno dei settori più importante per la tv italiana, ma i nostri prodotti, sono poco competitivi sul mercato europeo perchè, a differenza di quelli francesi o tedeschi che sono 'global', i nostri sono 'local'». Marano ha sottolineato che nel 2010 «esportavamo 80 o 90 prodotti, oggi ne esportiamo 20 o 30. Questo anche per il formato di 70-90 minuti del prodotto che non va bene. Servirebbe portarlo a 50 minuti, come la maggior parte di quelli prodotti in europa»,
La nuova sfida della Rai, dopo il completamento dello switch off sul digitale terrestre e «l'ottima risposta dei telespettatori alla crescita dei canali tematici» «Da adesso - ha detto Marano - parte una nuova proposta sul nuovo modo di confrontarsi con il mercato: la Rai deve guardare ai social network e ai programmi web nativi. Siamo il più grande gruppo d'Europa, ma siamo carenti e in ritardo sulle nuove evoluzioni della televisione» «Nei prossimi tre anni -ha sottolineato il vice dg della Rai- dovremo diventare competitivi. La nuova sfida sta nella multimedialità e se la vinceremo come abbiamo fatto con il digitale terrestre, allora riusciremo a mantenere la leadership»
La tv, insomma, secondo Marano, deve svecchiare i linguaggi e avvicinarsi al pubblico più giovane che già adesso la guarda sempre meno. «Non possiamo restare legati ai vecchi format, ai vecchi personaggi e ai vecchi sistemi perchè -ha avvertito- rischiamo di rimanere la tv dei pensionati». Marano ha ricordato la crisi economica «che ha investito il Paese e di conseguenza la pubblicità, della Rai e non solo, che è inevitabilmente legata al Pil nazionale: se va male uno, va male anche l'altra. Serve quindi migliorare le idee -ha concluso- perchè avere buone idee con investimenti cospicui è facile. In questa situazione invece bisogna lavorare di più».
“Nei pochi incontri avuti con i nuovi vertici Rai è stata espressa l’intenzione di valorizzare ed investire sui canali tematici. Questa convinzione del dg è stata confermata anche nella lettera sul budget che prevede appunto tale valorizzazione”. “L’intenzione non è di ridurli - ha proseguito - poi, se diventeranno 16 o 18 non lo so, perché non é nelle mie competenze”. Marano ha aggiunto che “il budget per i nuovi canali non è ancora stato definito, ma ciò dovrebbe essere fatto entro ottobre”