Dopo quasi mezzo secolo di successi, mercoledì tornano in tv Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, più sempliemente Cochi e Renato, nello show di Raidue «Stiamo lavorando per noi». Quattro prime serate da una piazza di paese con i negozi del panettiere, dellâortolano attorno a poche case. Tra gli ospiti Jannacci, Toffolo, Boldi e Arbore
Allora, cari Cochi e Renato, mercoledì tornate in tv. Come mai ci sono voluti sette anni?
Cochi: «Dovevamo tornare sei anni fa, poi un presidente Rai è caduto».
Renato: «Confermo lâiniziativa abortita».
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Chi di voi due ha deciso il rientro in coppia?
Cochi: «La figlia di Renato, Francesca».
Renato: «Verissimo, la spinta ce lâha data mia figlia».
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Amicissimi sì, ma non così inseparabili in quarantâanni di carriera...
Cochi: «Siamo stati divisi ventâanni, ma non è stata una seperazione traumatica. Lâavremo detto mille volte».
Renato: «Anche di più».
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Tralasciando il cabaret, il Derby, eccetera, i vostri primi successi sono stati in tv...
Renato: «Tralasciamo pure, però sono stati dieci anni».
Cochi: «Sì, la tv ci ha reso popolari. Qualche milione di persone contro due o trecento».
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Era il 1968, un anno a caso direste voi. A Gli amici della domenica, câera un altro sconosciuto destinato a diventare famoso, Paolo Villaggio...
Cochi: «Bei tempi, anche se non è andato tutto così liscio».
Renato: «In effetti qualche problema lâabbiamo avuto».
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à vero che i funzionari televisivi erano un poâ perplessi. Vi dicevano, perché non provate cose più facili?
Cochi: «Certo, per dirlo ce lo dicevano...».
Renato: «Ma noi rispondevamo: sappiamo fare soltanto questo».
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Quindi avanti imperterriti con il vostro umorismo surreale...
Renato: «Sì, nonostante certe censure personali».
Cochi: «Siamo stati trattenuti a viva forza dal pubblico».
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Dove nascevano sketch e battute, a casa o al bar Gattullo di Porta Lodovica?
Cochi: «Dappertutto, anche in piscina».
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Chi vi ha influenzato di più, Enzo Jannacci o il povero Beppe Viola?
Cochi: «Beppe Viola era un amico di Enzo. à lui che ce lâha fatto conoscere...».
Renato: «Jannacci. Eravamo affascinati dalle cose che che cantava. Viola era simpaticissimo, ma, non per sminuirlo, era un cronista».
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Poi câè stato il successo de Il poeta e il contadino e il trionfo di Canzonissima â74, dove cantavate anche la sigla finale E la vita lâè bela... Ma come nascevano quelle idee rivoluzionarie?
Renato: «Dalla nostra fantasia. Ma senza Vaime, Terzoli e Marchesi sarebbe stato più difficile».
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Il pubblico over 50 si ricorda ancora i vostri brani celebri, La canzone intelligente, La gallina, Come porti i capelli bella bionda...
Cochi: «Però abbiamo un mucchio di giovani a teatro».
Renato: «E ci chiedono quelle canzoni. Credo che il risveglio sia avvenuto con Zelig».
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Certi sketch sono rimasti memorabili. Per esempio quello dove il maestro Renato faceva lâapello e lâunico alunno, Cochi, rispondeva per tutti...
Renato: «Casanova Giacomo...».
Cochi: «à dalla direttrice».
Renato: «Da Vinci Leonardo...».
Cochi: «Ha rotto la macchina».
Renato: «Della Mirandola Pico...».
Cochi: «Si è dimenticato di venire».
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Secondo voi i ragazzi di oggi sanno chi è Pico della Mirandola?
Cochi: «Spero di sì».
Renato: «Qualcuno non lo sapeva già allora».
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E poi Bene, bravo, sette più lo dicevano tutti gli studenti dâItalia e non solo loro...
Cochi: «E dire che è nato per caso....».
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I trionfi però vi sono costati la separazione, per colpa del cinema...
Renato: «In un certo senso è vero. Ma volevamo fare qualcosa di più. Così io ho girato Per amare Ofelia...».
Cochi: «...e io Cuore di cane».
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Ma non potevate farlo in coppia?
Renato: «No, ci offrivano I due preti, I due carabinieri, roba di questo genere. Meglio lasciar perdere. Quindi ho la coscienza pulita».
Cochi: «Sì, abbiamo fatto bene a non accettare e a prendere strade diverse».
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Dite la verità , facevate coppia, ma il vero comico tra voi due era, anzi è, Renato...
Cochi: «No, tra noi câè sempre una posizione paritaria. Insieme siamo una cosa sola».
Renato: «Sono dâaccordo, nessuno di noi due è la spalla dellâaltro».
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Però i film comici li ha fatti Renato e i film più impegnati Cochi...
Cochi: «à vero che ho cominciato con Lattuada, ma poi ho fatto anchâio le commedie umoristiche, alcune proprio con Renato. Finché mi sono buttato nel teatro».
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Ma lei Cochi non era geloso di Renato, campionissimo dâincassi e negli anni Ottanta sicuramente più popolare?
Cochi: «Mai. So che è raro nel nostro ambiente, ma è così. Se no che amici saremmo... Sono soddisfatto delle mie scelte, non ho avuto rimpianti».
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Lei Renato quale dei suoi film ama di più, Telefoni bianchi, Sono fotogenico, Culo e camicia?
Renato: «Il primo, Per amare Ofelia».
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Tra gli attori italiani solo Celentano riusciva a starle alla pari, in fatto di successi al botteghino...
Renato: «Però mi sento di dire che Adriano è più showman, io sono più attore».
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Con quellâindimenticabile tormentone: âEeeella madonnaaaâ, per esempio quando vedeva la Fenech seminuda...
Renato: «Mi ha ispirato lâurlo di un idraulico».
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Ecco, come mai dopo la separazione nessuno di voi due è diventato un altro Tognazzi, lanciato nel cinema dallâaddio a Vianello?
Cochi: «Da un certo momento in poi ho scelto la prosa lasciando perdere il cinema. Mi piace molto tradurre testi teatrali».
Renato: «Quando sono entrato io, non era più il cinema dei grandi autori. Ma mi va bene così. Già da bambino il mio sogno era fare lâattore».
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Come regista, Renato ha fatto tre mezzi flop, eppure Saxofone era molto spiritoso. Cochi invece non ci ha neanche provato...
Renato: «La regia è un lavoro che va coltivato. Ho lavorato con grandi maestri come Steno e Risi, con Telefoni bianchi sono arrivato perfino al Festival di Cannes, e mi sono accorto che tutto sommato non mi interessava».
Cochi: «A me ancora meno».
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Però adesso lei Renato ci riprova dieci anni dopo Papà dice messa con Un amore su misura in cui dirige Cochi. Quando uscirà ?
Renato: «Il 26 gennaio».
Cochi: «Io veramente ho solo una particina».
Renato: «Io sono il protagonista. Dopo sessanta film e tanta tv mi ero fermato. Mi dicevo: âBasta, la gente non ne potrà più di meâ. Adesso ci riprovo».
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Invece ora tornate su Raidue con questo show Stiamo lavorando per noi. Chi ci sarà con voi?
Renato: «Jannacci, Lino Toffolo, Stefano Chiodaroli, Maurizio Milani, Alessandra Faiella e molti altri».
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Sette anni fa Nebbia in Val Padana, la vostra ultima apparizione, non andò troppo bene. Previsioni?
Renato: «Ci speriamo molto, è un poâ un ritorno alle origini, a Il poeta e il contadino. Se non funzionerà sarà solo colpa nostra».
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Sentite, qual è la più grande coppia comica di sempre?
Cochi: «Stanlio e Ollio».
Renato: «Anche per me».
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E voi dove vi mettete?
Renato: «Nel cabaret tra i primi».
Cochi: «Nel cinema molto più indietro. Ma abbiamo fatto così poco insieme...».