E' scontro sulla riforma del sistema televisivo. L'opposizione ha abbandonato i lavori delle Commissioni Cultura e Trasporti della Camera congiunte per l'esame del ddl sulla transizione al digitale terrestre, il ddl 1825. L'opposizione ha lasciato l'aula prima dell'inizio delle relazioni dei presidenti-relatori del disegno di legge, Meta e Folena, che avrebbero ufficialmente aperto l'iter parlamentare della legge che invece la Cdl vorrebbe esaminare insieme al disegno di legge - di cui però esistono al momento solo le linee guida presentate dal ministro - sulla riforma della Rai.
LA PROTESTA - «La nostra decisione di abbandonate i lavori delle Commissioni sull'esame del ddl Gentiloni è stata l'unica forma possibile di protesta davanti alla totale chiusura della maggioranza alle ragionevoli richieste dell opposizione»: lo dicono in una nota congiunta Paolo Romani e Angelo Sanza (Fi), Nicola Bono (An), Davide Caparini (Lega), Luciano Ciocchetti e Emerenzio Barbieri (Udc).
«Davanti alla totale indisponibilità del ministro Gentiloni, - dicono i parlamentari della Cdl - questa mattina, a rispondere sui quesiti relativi alla riforma della Rai ed alle certe sovrapposizioni con il ddl sull emittenza privata, abbiamo posto il problema ai presidenti delle Commissioni chiedendo che della gravissima vicenda fosse investita la conferenza dei capigruppo. Una richiesta - sottolineano - ignorata da Folena e Meta che hanno dato il via all iter del provvedimento come se nulla fosse successo».
«Di fronte a questo comportamento gravissimo di insensibilità politica ed istituzionale da parte della maggioranza - concludono -, a noi non è rimasto altro che abbandonare i lavori».