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Il presidente di Mediaset assicura: i 'pacchi' restano a Rai Uno

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Fonte: Il Tempo

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Televisione
  venerdì, 29 giugno 2007
 00:00

Il sogno proibito di Piersilvio Berlusconi? Portare Francesco Totti al Milan.

PierSilvio Berlusconi«So che è impossibile» svela con malinconia il Presidente della Mediaset, «è un giocatore per il quale nutro una profonda stima professionale e che adoro sul piano umano. Al punto che la Roma, in cui storicamente milita, è diventata quasi la mia seconda squadra del cuore. In mancanza di Totti, allora, ci siamo assicurata la presenza di sua moglie Ilary, divenuta il giovane volto di Italia uno, rete su cui quest'anno condurrà un nuovo programma "Mai dire candid camera"».

L'occasione per una rivelazione di tale importanza è stata la presentazione, avvenuta a Milano, dei palinsesti Mediaset alla presenza di tutte le star delle tre reti. Piersilvio Berlusconi non si è sottratto a domande a tutto campo, comprese quelle personali.

Cominciamo dal decreto Gentiloni sul tetto pubblicitario imposto. Che ne pensa?
«Ritengo che farebbe a Mediaset che vive di investimenti pubblicitari un danno pesantissimo».

Quando arriverà Clemente Mimun alla direzione del Tg5?
«Oggi il direttore è Rossella, di cui siamo soddisfatti. Quando ci saranno novità le comunicheremo».

Continua la scommessa sul digitale terrestre?
«Certo. Abbiano realizzato cospicui investimenti e tra breve ne faremo ancora, anche se non siamo ancora in pareggio».

La sua opinione sulla privatizzazione della Rai?
«Bisognerebbe sapere come ed in quali termini dovrebbe avvenire. Ritengo però che un servizio pubblico debba restare pubblico».

Con l'acquisto di Endemol da parte di Mediaset, avete intenzione di strappare alla Rai programmi di successo della casa di produzione, come "Affari tuoi"?
«I pacchi rimarranno a Raiuno. Come anche le altre trasmissioni. Il nostro è un progetto più ambizioso: erano anni che studiavamo la possibilità, che adesso Endemol ci offre, di investire all'estero. Curiosamente nell'autunno 2007 Mediaset non avrà in onda nessun programma della Endemol in prime time. Primo appuntamento a gennaio 2008 con "Il Grande Fratello"».

Adesso però il gioco "I soliti ignoti" della Endemol, in onda su Raiuno, sta facendo molta concorrenza ad un vostro gioiello di famiglia "Cultura moderna". Non le pesa?
«Sono le leggi del mercato».

Come considera la guerra d'audience tra Rai e Mediaset che sembra farsi sempre più spietata?.
«Lungi da noi l'idea di far guerra alla Rai, abbiamo pubblici differenti, loro uno zoccolo duro anziano, noi ci rivolgiamo ai più giovani. Ambedue costruiamo una tv generalista di qualità nell'intrattenimento e nella fiction. Noi in particolare, come tv commerciale, abbiamo l'obbiettivo di venire incontro il più possibile agli inserzionisti».

Sulla fiction la Rai vi ha più volte battuto con Agostino Saccà responsabile del settore.
«Noi realizziamo una fiction dinamica e moderna, quella Rai è più tradizionale. Portiamo avanti le nostre serie di successo come "Distretto di polizia" e "Carabinieri", e miniserie di impegno civile come "Il generale Dalla Chiesa", "O professore" con Castellitto e "Il capo dei capi", sulla vita di Provenzano. Saccà è un ottimo direttore, ma per la Rai"».

Come mai Paolo Bonolis condurrà soltanto "Ciao Darwin" il sabato sera e non c'è traccia de "Il senso della vita?
«"Il senso della vita tornerà" nel 2008».

Come sono i suoi rapporti con Rupert Murdoch e cosa pensa della tv satellitare?
«Con Murdoch siamo in ottimi rapporti. Sky è una realtà importante che ha rotto il vecchio duopolio, ma è a pagamento e noi siamo gratuiti. La tv generalista non è paragonabile a quella satellitare».

Nei nuovi palinsesti Silvia Toffanin, la sua fidanzata, ha il solo ruolo di conduttrice di "Verissimo", il sabato. Non le sembra riduttivo?
«A breve non vedo per lei altre possibilità perchè non vuol essere un personaggio tv, ama anche scrivere, ha diverse rubriche su settimanali».

A quando le nozze?
«Siamo sentimentalmente felici. Ci basta per adesso».

Il prossimo acquisto per il Milan?
«In futuro toccherà pensare al sostituto di Paolo Maldini».

Marida Caterini
per "Il Tempo"

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