
Di fatto se la Ue abbreviasse la durata degli impegni imposti alla pay tv che fa capo a News Corp, Sky Italia potrebbe con tutta probabilità partecipare alla gara per il dividendo digitale: una competizione su cui, come ha sottolineato il viceministro, la presenza di Sky "potrebbe incidere" dal momento che non si svolge su offerte economiche ma in 'beauty contest'.
Dei 6 multiplex digitali che saranno messi a gara quando l'Autorità per le comunicazioni ultimerà il regolamento 3 sono destinati ai nuovi entranti. Romani, che non è voluto entrare nel merito del confronto avuto con Almunia, si è limitato a ricordare che "ci sono degli impegni attraverso i quali Sky, che e' monopolista sul satellite e quasi monopolista sulla pay tv non puo' e non deve entrare nel digitale terrestre, nè come operatore di rete, nè come fornitore di contenuti a pagamento, fino al 31 dicembre 2011".
Tuttavia l'operatore ha chiesto a Bruxelles di poter anticipare l'ingresso nel settore anche a fronte dell'accelerazione che il passaggio al nuovo segnale televisivo ha avuto in Italia. "Avevamo notizia che qualcosa poteva cambiare in queste condizioni poste a Sky e legittimamente una delegazione italiana si è recata a Bruxelles per capire meglio la situazione", spiega Romani.