Il fenomeno della pirateria online sta vivendo una svolta significativa grazie a un nuovo sistema implementato da un consorzio di internet provider in collaborazione con l'Associazione Italiana Internet Provider (AIIP). Questo sistema, sviluppato in risposta alla crescente sfida della pirateria online, promette di abbattere rapidamente gli indirizzi IP associati a attività illecite, in conformità con le nuove normative anti-pirateria.
Le azioni di ieri, che hanno portato a 21 arresti nell'ambito di un'indagine contro la pirateria, sono distinte dal sistema di cui stiamo discutendo, ma pongono l'attenzione sulla necessità di affrontare tempestivamente il problema della trasmissione illegale di contenuti. La novità risiede nei tempi di intervento, con il sistema AIIP in grado di bloccare un indirizzo IP segnalato entro soli 30 minuti, una significativa accelerazione rispetto alle procedure tradizionali.
Il software sviluppato da AIIP si inserisce nel contesto della piattaforma Piracy Shield dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), la quale ha lo scopo di regolare il settore delle telecomunicazioni. Dal 31 gennaio, sarà obbligatorio per tutti i fornitori di servizi internet adeguarsi a questo sistema e oscurare gli indirizzi IP segnalati come abusivi. Il funzionamento del sistema prevede che i detentori dei diritti, come Dazn o Sky, trasmettano i flussi video e gli indirizzi IP pirata alla piattaforma Piracy Shield. Quest'ultima valuterà le segnalazioni e, se necessario, ordinerà la disattivazione del sito, coordinando l'azione con i vari fornitori di servizi internet coinvolti.
Il protocollo crittografico utilizzato garantisce la sicurezza del processo, prevenendo attacchi hacker che potrebbero compromettere la connessione internet tramite segnalazioni massicce di indirizzi IP. L'automazione del processo attraverso il software AIIP consente una gestione rapida ed efficiente delle segnalazioni, garantendo un oscuramento immediato degli indirizzi IP abusivi. Questo nuovo approccio avrà il suo battesimo del fuoco nel fine settimana del 31 gennaio, quando si prevede che le televisioni collegate a reti pirata in Italia sperimenteranno la disconnessione dei loro servizi. AIIP rende il suo software disponibile a tutti i propri associati, che rappresentano un significativo numero di fornitori di servizi internet sul territorio italiano.
Mentre il sistema sembra promettente, resta da vedere come i grandi operatori di telecomunicazioni, come Tim, Vodafone e Wind, risponderanno a questa iniziativa. L'obbligo di adesione alla Piracy Shield entro il 31 gennaio coinvolgerà l'intero settore dei fornitori di servizi internet, inclusi i giganti del cloud computing come Google e Amazon.
In conclusione, la battaglia contro la pirateria online è in evoluzione, e sebbene il nuovo sistema rappresenti un passo avanti significativo, restano sfide da affrontare, tra cui la collaborazione di operatori satellitari che finora hanno evitato di partecipare alla risoluzione del problema.