Câè unâumanità diffusa e diversificata che vorrebbe godersi in diretta la giornata di serie A programmata alle 15 di un normale mercoledì lavorativo.
Ma quella umanità magari non può portarsi un televisore da casa, piccolo o grande che sia e forse nemmeno accontentarsi di una radio. E allora o si rinuncia oppure ci si dota del tvfonino.
Lâultima evoluzione del telefono cellulare che permette anche di vedere la tv. Dappertutto, almeno così dicono. Esiste unâoccasione migliore di una giornata di calcio pomeridiano lavorativa per provare a vedere se hanno ragione.
Se il tvfonino funziona e cosa si vede No, non esiste. E allora ci provo.
Lâoggetto sotto test è un LG della Tre, società che detiene i diritti delle partite interne di Milan, Inter, Roma, Lazio, Atalanta, Torino, Livorno, Messina e Reggina in serie A, più tutte quelle di Juve, Napoli e Genoa in B.
Non câè il Palermo in casa e quindi non posso vedere il Milan. Ahia.
Comunque: connettersi al segnale televisivo è molto facile e quando compaiono le prime immagini si ha una sensazione tipo « Raccontami» : una scheggetta ( viste le dimensioni dello schermo) di stupore.
La qualità video è digitale e quindi molta buona: ogni tanto squadretta un poâ, soprattutto nelle inquadrature a campo lungo ( quelle di gioco, ad esempio) ma non di continuo.  Lâaltoparlante è sul retro e questo non è il massimo.
Lâideale sarebbe utilizzare lâauricolare ma il modello fornito non è compatibile con lo slot: qualche allestitore di confezioni distratto, pazienza.
Scendo le scale, salgo in auto: il segnale regge anche se ogni tanto lâimmagine si blocca perché la copertura ( accertetevi sempre se la vostra zona di residenza ne sia dotata) è deboluccia: le interruzioni durano pochi secondi, poi il segnale riparte. Allâaperto i mini black- out non ci sono, al chiuso qualcuno in più.
Mi collego su La3sport il canale autoprodotto dove si vedono in tempo reale tutti i gol delle partite di cui La3 ha i diritti e alcuni personaggi ( Sposini e Caputi più Garella e DâAmico) commentano i risultati di tutti gli incontri, che scorrono in sovrimpressione, nonché fatti di varia umanità .
Se avete problemi di vista può non essere facilissimo leggere cosa câè scritto ma è pur sempre un attrezzo per telefonare, non uno schermo 48 pollici.
Ma soprattutto: è davvero reale il tempo. Diciamo che è un poâ post- reale nel senso che, rispetto a un normale segnale televisivo, quello del tvfonino arriva qualche secondo dopo. Lâattrezzo è da usare ove non ci sia vicinanza con un altro televisore, se no si è destinati a provare quel senso di sdoppiamento temporale che ti fa dubitare di essere da qualsiasi parte.
Passo su una partita singola. I segnali sono quelli distribuiti da Mediaset Premium: nella fattispecie Torino- Cagliari.
Se inquadrano De Biasi in primo piano la sensazione è letteralmente di tenerlo in pugno visto che nel pugno il tvfonino risiede ( non hanno pensato di dotarlo di un supporto per farlo diventare da tavolo: strano); se invece la ripresa è di gioco devi stare molto attento per riuscire a distinguere quegli omini piccolini che sgambettano sul campo, specie se agiscono in zona dâombra.
Intanto però, sono in ascensore, alla mia scrivania, in centro e guardo le partite. Il che, per il solo fatto di essere possibile, è una goduria.
Sul tvfonino della Tre ci sono anche due canali Rai, uno Mediaset, un canale cinema di Sky più varie ed eventuali, tipo il Grande Fratello minuto per minuto. Prossimamente su quegli schermi(ini) anche il Motomondiale.
Il giudizio finale: Guardare un 16/ 9 spaparanzati in poltrona è meglio. Ma se siete in centro, in ufficio etc etc allora è molto molto meglio il tvfonino piuttosto che stare in piedi per unâora e mezza davanti alle vetrine di un negozio di televisori.
Pietro Valesio
per "Tuttosport"