Alla luce della atti dell'indagine che ha al centro la procedura di assegnazione dei diritti tv della serie A, che ha visto la Procura di Milano fare ricorso per chiedere l'arresto, negato dal gip, nei confronti di Riccardo Silva, fondatore della MP & Silva, Marco Bogarelli e Giuseppe Ciocchetti, ex presidente ed ex direttore generale di Infront Italy, società advisor della Lega Calcio, la stessa Infront «ritiene doveroso effettuare alcune precisazioni nell'interesse della propria reputazione e dei propri dipendenti e collaboratori».
La società ricorda di avere «cambiato completamente la propria organizzazione e struttura manageriale in questi mesi ha costantemente collaborato con gli Organi Inquirenti, fornendo il massimo supporto agli stessi e ribadisce la massima fiducia nell'operato della Magistratura».
Infront inoltre evidenzia «come le condotte contestate agli indagati riguardino vicende penali di natura personale, senza alcun collegamento diretto con la Società, del tutto estranea alle stesse» e «sottolinea, infine, che la stessa Infront, quando avrà la materiale disponibilità degli atti di indagine, provvederà a esaminare le condotte contestate agli indagati per comprendere se vi siano stati o meno atti dannosi per l'azienda e per i suoi attuali soci».