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Diritti Tv Serie A 2018 - 2021, Lega Calcio vara trattative private, MediaPro rilancia

Diritti Tv Serie A 2018 - 2021, Lega Calcio vara trattative private, MediaPro rilancia

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  martedì, 05 giugno 2018

Bocciate le garanzie di Mediapro, la Lega Serie A archivia il contratto con gli spagnoli e apre una nuova fase per la vendita dei diritti tv del campionato. Iniziano le trattative private, che nel minimo tempo (l'obiettivo è vendere il 13 giugno) devono fruttare il massimo ricavo possibile. Torna in corsa Sky, e sono un'incognita Perform, Tim e Mediaset. Il prezzo minimo è fissato a 1,1 miliardi di euro, 50 milioni in più rispetto al bando naufragato per l'inadempienza di Mediapro. Che è pronta a rilanciare pareggiando la richiesta, non per i tre anni previsti dal bando ma per sei, con l'obiettivo di realizzare il canale tematico, obiettivo sempre dichiarato dal n.1 del gruppo spagnolo, Jaume Roures, ma non ancora nei piani e nel bando della Lega. Domani partono gli incontri.

«È un momento importante. Mi auguro che tutti i broadcaster valorizzino a pieno il nostro prodotto», ha detto il presidente di Lega, Gaetano Miccichè, al termine dell'assemblea che ha respinto le garanzie patrimoniali di Mediapro alla luce del parare negativo degli avvocati. «Erano inaccettabili, dal punto di vista formale e quantitativo. Il contratto con Mediapro da mezzanotte si è di fatto risolto», ha aggiunto Miccichè, secondo cui la caparra da 64 milioni di euro versata dagli spagnoli a marzo «è stata incamerata e resterà nelle casse della Lega». Realisticamente le parti tenteranno una risoluzione consensuale, con Mediapro che non molla la presa. Ieri sera Roures, affiancato da Marco Bogarelli, avrebbe ribadito ai vertici della Lega l'interesse suo e dei suoi soci nel conquistare il mercato italiano, con un'offerta da 6,6 miliardi di euro in sei anni, più revenue sharing. I requisiti per le garanzie sono immutati nel nuovo bando per trattative private rivolto a operatori della comunicazione e intermediari indipendenti, che prevede due schemi di partenza per la commercializzazione dei pacchetti, approvati all'unanimità dall'assemblea: uno per piattaforma e uno prodotto. La speranza della Lega e dell'advisor Infront è avere almeno due acquirenti, in modo che nessuno possa mostrare tutto il campionato.

Lo schema per piattaforma (satellitare, digitale terrestre, Iptv e Internet), prevede due pacchetti: uno con le partite di 7 squadre incluse le big, e uno con le altre 13. Il secondo schema, per prodotto, si basa su esclusive per finestre orarie con lo schema '3-4-3'. Un pacchetto con 3 gare a giornata (114 eventi totali), una alle 18 del sabato, una alle 15 e una alle 20.30 di domenica. Un secondo ne contiene 4 (152 eventi), una alle 15 del sabato, una alle 15 e una alle 18 della domenica, e il posticipo del lunedì sera. Il terzo pacchetto include 3 partite, una alle 20.30 di sabato, una alle 12.30 e una alle 15 di domenica. Nel secondo schema è previsto che i broadcaster si spartiscano le 20 partite più importanti: attraverso la cosiddetta procedura del 'pick', con un ordine definito dal bando, potranno collocarne una a testa negli slot orari compresi nel pacchetto che hanno acquistato. Venerdì, al termine della prima fase di trattative private, alla luce delle indicazioni degli operatori interessati, l'assemblea approverà un modello di vendita, eventualmente modificato, con il prezzo minimo relativo a ciascuno pacchetto. Le offerte devono arrivare nella mattina del 13, quando la Lega conta di chiudere l'iter, a poco più di due mesi dall'inizio del campionato.

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