Orfana della munifica sponÂsorizzazione Tamoil, la Juventus vola verso l'abÂbraccio della Fiat.
Nulla è stato ancora deciso, ma l'ipotesi che dall'anno prossimo sia il gruppo industriale posseduto al 30% dall'Ifil a sponsorizzare la squaÂdra bianconera (anch'essa conÂtrollata da Ifil, conii 60%) è la più probabile tra le opzioni che i diriÂgenti stanno esplorando.
Nulla è stato ancora deciso, ma l'ipotesi che dall'anno prossimo sia il gruppo industriale posseduto al 30% dall'Ifil a sponsorizzare la squaÂdra bianconera (anch'essa conÂtrollata da Ifil, conii 60%) è la più probabile tra le opzioni che i diriÂgenti stanno esplorando.

Dopo la condanna alla serie B per l'«affare Moggi», la forza commerÂciale della Juventus con la nuova dirigenza si è indebolita.
à certo che il nuovo sponsor di maglia gaÂrantirà meno dei 204 milioni l'anÂno previsti dal contratto Tamoil, che sarebbero diventati 26 dal luÂglio 2010. Già quest'anno il grupÂpo p etrolifero ha tagliato di almeÂno 8 milioni il contributo.
All'ultima assemblea dei soci l'amministratore delegato, Jean-Claude Blanc, ha detto che la retrocessionein B costa una perdiÂta dei ricavi di circa il 35%, che corrisponde a quasi 90 milioni.
L'ultimo bilancio si è chiuso con un valore della produzione di 252,73 milioni.
Sky ha rinegoziato il contratÂto di pay tv, tagliando di 14,3 miÂlioni i diritti che riconoscerà in questo esercizio, ridotti da 94,5 milioni a 80,2 milioni, si apprenÂde dalla trimestrale Juventus al 30 settembre.
Il giro d'affari dell'anno scorso è il più alto nella storia del club. Eppure il bilancio al 30 giugno si è chiuso con una perdita elevata, 3 648 milioni.
Frutto non solo delÂla pressione dei costi, ma anche di pulizie contabili decise dal nuoÂvo consiglio presieduto da GioÂvanni Cobolli Gigli.
Frutto non solo delÂla pressione dei costi, ma anche di pulizie contabili decise dal nuoÂvo consiglio presieduto da GioÂvanni Cobolli Gigli.
Il consiglio di amministrazioÂne ha anticipato all'esercizio al 30 giugno 2006, quello della gestioÂne Giraudo-Moggi, le minusvaÂlenze per 12,1 milioni derivanti dalle cessioni di Thuram e Vieira, nonostante queste siano state realizzate in luglio e agosto, cioè dopo la fine ell'esercizio.
InveÂce sono state lasciate a beneficio del corrente bilancio le plusvaÂlenze per 35,2 milioni per le cesÂsioni di Mutu, Zambrotta, Cannavaro, Ibrahimovic, perfezionate tra i 1° luglio e il 31° agosto.
Sulla perdita del bilancio al 30 giugno 2006, certificato da Price Waterhouse senza ombre, pesa anche un «fondo rischi» di 12,6 milioni per la retrocessione in B.
Anche Nike ha ridotto i corriÂspettivi per la sponsorizzazione tecnica: 4,5 milioni in meno quest'anno, ulteriori 4,5 milioni da ripartirsi nei successivi otto anni, riferisce la relazione del club al 31 dicembre 2006.
Un taÂglio di altri due milioni lo ha fatto H3G per quest'anno.
Un taÂglio di altri due milioni lo ha fatto H3G per quest'anno.
Nel  primo semestre di quest'esercizio, al 31 dicembre 2006, i ricavi, escludendo le plusvalenze da calciomercato, sono diminuiti del 40%, da 104,14 a 62,648 milioni. I costi del personaÂle sono diminuiti del 22%, da 62,67 a 48,84 milioni.
La cessione di calciatori ha generato plusvaÂlenze nette per 35,2 milioni, rispetÂto a 2,1 nel semestre di riferimenÂto, il risultato presenta un utile netto di 15,38 milioni, rispetto alla perdita di 15,89 milioni del perioÂdo 2005, riclassificato per l'appliÂcazione dei principi contabili internazionali (Ifrs).
Con la riclassificazione, fatta nella trimestrale al 30 settembre, il nuovo cda ha modificato in peggio i saldi dell'esercizio precedenÂte, per lo più differendo al futuro ricavi (già incassati) per 30 milioÂni derivanti dalla cessione a Mediaset di un'opzione sui diritti teÂlevisivi: la perdita netta al 30 giuÂgno è salita a 46 milioni e il patriÂmonio netto è stato ridotto da 41 a 142 milioni I debiti finanziari netÂti al 31 dicembre sono saliti a 75,1 milioni, dai 12,9 milioni di giugno.
Gianni Dragoni
per "Il Sole 24 ore"