Tra Montecarlo e Roma l'anno televisivo di Mediaset comincia con questo fine settimana di eventi mondani, dove si sfidano tradizione e post-modernità .
Per gli addetti ai lavori sarà il tour de force della tintoria: non faranno nemmeno in tempo a scendere alla Malpensa di ritorno da Nizza col volo speciale organizzato dagli uomini di Pier Silvio Berlusconi, sabato nella tarda mattinata, e già devono far stirare gli abiti da sera per il galà dei Telegatti domenica all'Auditorium della Conciliazione di Roma.
Sarà pure un bel salto - come dire? - culturale e generazionale, dalla presentazione con un galà molto «marketing oriented» all'hotel de Paris di Monaco delle nuove attività digitali di Premium Gallery, alla solita interminabile cerimonia per «pre-digitalizzati» officiata da Pippo Baudo. Da una parte computer, decoder e I-phone; dall'altra persino il «platino», che fa tanto ancora mondo discografico di quando c'erano i dischi di vinile, dei Telegatti speciali ecumenici.
Che ecumenici poi non lo sono mai troppo: tanto per dire, sembra ricucito lo strappo dello scorso anno con Gerry Scotti ma si è imbestialito di nuovo Enrico Mentana, per la beffarda riproposizione della vittoria già rifiutata lo scorso anno nella categoria informazione, testa a testa non con Vespa, Santoro o Floris, ma con Lucignolo e Alle falde del Kilimangiaro. Sic. Ci sta pure che Matrix appaia un insaccato misto, e che quindi i telespettatori fedeli a TvSorrisi&Canzoni possano confonderlo con i reportage di Melita la diavolita. Ma l'imprescindibile menopausa delle bertucce con Licia Colò, no, Mentana non l'ha ancora trattata nemmeno al venerdì sera. Amen.
Strilla meno ma è arrabbiata nera per davvero Maria De Filippi, la grande esclusa della cerimonia telegattara. E dire che nelle statuette nostrane c'è di mezzo Maurizio Costanzo, presidente della giuria degli esperti che si affiancano ai cosiddetti lettori, che sono poi «cosiddetti» perché tutti, quando si parla di TvSorrisi&Canzoni, pensano tout court a Rosanna Mani, la potentissima storica condirettora, una donna-mito che sarebbe il sogno degli sceneggiatori del Diavolo veste Prada alla brianzola. La De Filippi non lo dice ma è furibonda perché viene da un'annata straordinaria: il suo C'è Posta per Te, peraltro rivenduto in 21 Paesi del mondo, ha distrutto Raiuno al sabato sera. Uomini e donne «troneggia» al pomeriggio. Non parliamo poi di Amici che veleggia a cifre da capogiro, anche su SkyVivo, e tiene ancorato alla tv un target in fuga come quello dei ragazzi.
Il tragico problema della nostra «Holy Mary full of audience» (Santa Maria piena di ascolto) è che si è appena giocata la carta grossa della possibile vendetta: in gran segreto a fine anno ha firmato il rinnovo del suo contratto d'esclusiva, addirittura per 5 anni. Le restano due sole possibilità di latrare davvero come un telecane contro il padrone Mediaset: la prima è non allestire, come annunciato per sabato prossimo, una mezz'ora in più del prossimo Amici tutta dedicata proprio alla promozione dei nuovi canali digitali tanto cari a Pier Silvio Berlusconi.
La seconda è far saltare la riunione segreta con Alfonso Signorini e «Pier Silvia» Toffanin, in agenda la settimana prossima, per mettere a punto la proposta di una nuova domenica di Canale 5 che sommi Amici e Verissimo, progetto che sta più a cuore a chi sta così nel cuore di Berlusconi jr che alla De Filippi stessa. Vedremo che farà la grande assente dei Telegatti 2008, anche se a dire il vero una piccola consolazione la può sempre trovare nella scomparsa dalle nomination dell'odiato Bonolis, nell'anno del ritrovato Ciao Darwin e del Senso-bis della Vita.
Eâ lui il vero personaggio antagonista della De Filippi. Una scia di sangue di polemiche ormai li divide, ma questa è un'altra storia: ora Paolino e Holy Mary saranno uniti dall'assenza alla cerimonia telegattara. Del resto, se Mentana e Licia Colò corrono nello stesso campionato, anche Bonolis e la De Filippi in fondo sono proprio dei telecani.
Paolo Martini
per "La Stampa"