
Tanto il piano editoriale,approvato due giorni fa dal Cda di viale Mazzini, quanto quello industriale, approvato invece ai primi dellâautunno scorso, vengono infatti ritenuti ânon innovativiâ e in piuâ âfavoriscono la concorrenza, rappresentano un attacco al servizio pubblico che si fonda proprio sullâinformazione, mettono a rischio i posti di lavoroâ.
In particolare lâassemblea ârespinge - dice il documento finale - la riduzione degli spazi del Tg1, che prevede tra lâaltro la cancellazione di edizioni, noncheâ degli approfondimenti della testataâ e daâ mandato al Cdr di illustrare allâassemblea dei comitati di redazione delle testate Rai e ai vertici aziendali nellâincontro previsto per il 4 febbraio, âtutte le ragioni della nostra contrarietaââ. E giaâ per lâindomani di quella scadenza, lâassemblea del Tg1 si riconvoca âper valutare i risultati degli incontriâ.
E intanto âfin dâora affida al comitato di redazione un pacchetto di 3 giorni di sciopero, da gestire in base agli sviluppi del confronto, e gli daâ mandato di organizzare tutte le iniziative pubbliche necessarie per illustrare la posizione del Tg1 di fronte ai piani aziendaliâ.