Telefilm, la passione italiana per i titoli made in USA in crisi
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Il Riformista
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Televisione
sabato, 02 febbraio 2008 | Ore: 00:00

Sarà perché il Cinema in tv non rende più come prima (e sulle reti generaliste lo si manda oramai in onda solo con il contagocce), sarà che il calcio ormai è quasi tutto "a pagamento", e il varietà è un genere fin troppo costoso (le reti ammiraglie non lo trasmettono per più di due serate a settimana). Sarà che la nostra fiction non è credibile, fin troppo all'amatriciana, buonista e conservatric, ormai sempre più uguale a se stessa. Resta il fatto che il prime time è superaffollato da tantissimi telefilm.
Ce n'è per tutti i gusti: telefilm per ragazzi (Una mamma per amica), telefilm per nonni (Il Commissario Cordier), per statistici (Numb3rs), per gli amanti dell'occulto (Medium, Ghost whisperers), per gli avventurosi (Lost), per chi ama gli eroi dei fumetti (Heroes e Smallville),per chi tifa per la bruttina del quartiere (Ugly Betty) o per le fatalone della porta accanto (Desperate Housewives).
Sono tanti, tantissimi, scritti e diretti benissimo, ma non sfondano. Solo pochi rapiscono il cuore dei telespettatori, come per esempio il Dr House (21% di share su Canale 5) o Grey's Anatomy (13,4%) o ancora CSI (11,5%).
E gli altri? In prima serata, da settembre scorso a gennaio appena concluso, sono andati in onda quasti trenta telefilm USA (dico, trenta titoli diversi, non puntate..). Ma tra questi si contano sulle dita di una mano i titoli che hanno ottenuto risultati superiori alla media di rete: Criminal Minds (+0,7%) ed NCIS (+1,3%) su Rai 2, CSI e Grey's Anatomy su Italia 1 (+1,3% e +3,3%). Gli altri titoli hanno portato alla rete che li ospitava ascolti sotto media.
Una crisi del genere che ha ragioni lontane: innanzitutto le storie che ci raccontano sono spesso diverse dalla nostra realtà italiana, dal sentire quotidiano, spaesato e spaventato. E poi le mayors americane propongono ormai storie dalle trame affascinanti ma complicatissime. Gli episodi sono aperti, non raccontano storie singole, ma fanno dei lunghi rimandi nelle puntate passate. E qual'è l'appassionato che riesce a seguire tutto? Ecco perché Lost, Heroes, e Desperate ottengono risultati insoddisfacenti.
In ultimo l'inflazione del genere investigativo. La nostra tv è stracolma di telefilm investigativi: commissari, ispettori, poliziotti, investigatori, rangers, medium, profiler, squadre speciali, unità anticrimine, medici investigatori.. Praticamente un quarto dei tv-movies americani sono investigativi. Della serie, chi ha sparato al telefilm?
Remo De Vincenzo
per "Il Riformista"
(01/02/08)
per "Il Riformista"
(01/02/08)