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Il fatto è che Fedele Confalonieri, presidente del gruppo del Biscione, sa bene che il core business di Mediaset, la Tv commerciale gratuita, è destinato a ridimensionarsi. Allora, dopo avere acquisito Endemol, leader mondiale per la vendita di programmi e format, e dopo avere lanciato Premium Gallery, la prima Pay-Tv concorrente con Sky Italia, sta tentando di diversificare ulteriormente il gruppo passando dal broadcasting alle tlc.
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Per Mediaset non sarà però facile spuntarla: si scontra infatti con dei pesi massimi delle tic come Telecom Italia, Fastweb e Wind, e con numerose altre società locali minori. Però ha un punto di forza: le 1700 antenne di Elettronica Industriale - che chiuderà il bilancio 2007 con ricavi stimati di oltre 180 milioni di euro rispetto ai 151 del 2006 - trasmettono già la televisione analogica e digitale e la tv mobile per i telefonini.
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Secondo le indiscrezioni, anche Claudio Cappon, direttore generale della Rai, ha valutato attentamente la partecipazione di RaiWay, la società di rete, all'asta per il Wimax ma si è bloccato di fronte alle remore politiche â la Rai sarebbe infatti entrata in concorrenza con Telecom Italia â e ai vincoli economici. L'acquisizione delle licenze potrebbe infatti costare solo alcuni milioni di euro ma poi, per avviare e completare una rete nazionale occorreranno centinaia di milioni.
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Mediaset, invece, ha deciso di giocare la partita. Per offrire servizi Wimax al pubblico Elettronica Industriale dovrà però allearsi con gli enti pubblici â regioni, province e comuni â interessati a colmare il digital divide, e poi con i fornitori privati di accesso al broadband. E gli analisti sottolineano anche che il business del Wimax di per sé non è molto redditizio, poiché significa fornire la banda larga nelle aree più marginali non raggiunte dalla rete fìssa Adsl.
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Tuttavia il gruppo milanese ha probabilmente un altro obiettivo di medio termine assai più ambizioso: quello di gestire le pregiatissime frequenze tv per offrire i servizi di tlc mobili ultraveloci di nuova generazione. Il tentativo potrebbe essere di recuperare in questa modo ciò che potrebbe andare perso dalla parte televisiva.
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Enrico Grazzini
per "Corriere Economia"
per "Corriere Economia"