Mediaset archivierà l'esercizio 2009 facendo registrare ricavi sostanzialmente in linea con quelli del 2008, mentre
gli utili subiranno un calo. A sciogliere ogni dubbio a questo proposito è stato ieri lo stesso vicepresidente del Biscione,
Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione a Montecarlo del
nuovo servizio 'Premium on demand'.
Le previsioni prospettano, per fine esercizio, ricavi complessivi pari a 3,220 miliardi di euro: un dato sostanzialmente in linea con i 3,219 miliardi di euro registrati a fine 2008. Secondo Pier Silvio Berlusconi, è la dimostrazione che «Mediaset è in netta controtendenza rispetto al resto del mercato che vede tutti i nostri concorrenti ridurre i loro ricavi». Quanto agli utili, «ci saranno», ha annunciato Pier Silvio Berlusconi precisando però che si prospettano utili «in contrazione anche per noi».
Performance superiori della media di mercato anche sul fronte della raccolta pubblicitaria. Il dato dei primi nove mesi registra una flessione su base annua pari al 10,2%, ma è prevista una forte accelerazione nell'ultimo trimestre: «a novembre e dicembre - ha detto Pier Silvio Berlusconi - pensiamo di migliorare questo dato».
Risultati positivi anche per Mediaset Premium: i ricavi della pay tv del Biscione sono stati pari nei primi nove mesi del 2009 a 380 milioni di euro, con un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2008. Una «
crescita spettacolare» che secondo il vicepresidente di Mediaset continuerà fino alla fine dell'esercizio: le previsioni per il 2009 sono di un fatturato pari a 550 milioni di euro, «
con un incremento del 60% - ha tenuto a precisare Pier Silvio Berlusconi -
per quanto riguarda le attività caratteristiche, ossia la vendita di tessere, abbonamenti e ricariche».
Non a caso, continua a salire anche il numero degli abbonati all'offerta Mediaset Premium: 3,4 milioni di italiani nei primi 9 mesi dell'anno, ma la cifra è destinata a salire a quota 4 milioni «entro qualche mese», ha assicurato Pier Silvio Berlusconi confermando gli obiettivi di raggiungimento di break even dei canali premium nel 2010: «A gennaio 2008 avevamo detto che avremmo raggiunto il breakeven nel 2010 per Premium, con 3 mln di clienti attivi e un Arpu (ricavo medio per utente, ndr) di 100 euro. Oggi vi diciamo che per il 2010 prevediamo 4,5 mln di clienti e un Arpu di 120 euro».
NOVITA' PREMIUM - Sul nuovo servizio "Premium On Demand", il vicepresidente Mediaset ha dichiarato: «Sarà come avere un block buster in casa. Pensiamo che si tratti di una vera e propria rivoluzione. Siamo ancora una volta i primi a lanciare un'innovazione di questo tipo sul digitale terrestre». Rispetto ad altre offerte simili (tv on demand sono attualmente offerte da Fastweb e da Telecom, ma soltanto attraverso un modem Adsl, ndr) «la differenza - ha tenuto a sottolineare Pier Silvio Berlusconi - sta tutta nella piattaforma. La novità non è nell'offerta on demand che già esiste, ma nel fatto che sia disponibile attraverso il digitale terrestre». Mentre sui due nuovi canali ha aggiunto: «In pochi anni - ha continuato Pier Silvio Berlusconi - con un'offerta tv unica Mediaset è davvero diventato un editore a 360 gradi. Siamo gli unici ad essere leader nella tv generalista e protagonisti anche nella pay tv».
LA GUERRA CON SKY - Sul
ricorso all'Antitrust contro Sky per sua Digital Key, Berlusconi Jr. ha definito l'operazione non solo «
giusta», ma «
addirittura doverosa». «
E' un'iniziativa che secondo noi è anticoncorrenziale», ha spiegato da Montecarlo Pier Silvio Berlusconi puntando il dito contro un'operazione che a suo giudizio «
porterà a discriminazioni perché questa chiavetta darà una visione soltanto parziale del digitale terrestre». Perciò, ha tenuto a sottolineare il vicepresidente di Mediaset, «
è giusto, addirittura doveroso, l'esposto all'Antitrust perchè tutela non solo i diritti di Mediaset ma soprattutto quelli del consumatore finale».
Per Pier Silvio Berlusconi è stata anche l'occasione per commentare la sentenza civile del tribunale di Milano sulla presa di posizione di Sky contro la decisione del Biscione di non trasmettere un suo spot sull'esclusiva calcio Hd di Sky: «Il giudice - ha spiegato Pier Silvio Berlusconi - con la sua sentenza ci ha semplicemente riportato alla situazione precedente. Noi non abbiamo mai rifiutato di trasmettere sui nostri canali la pubblicità di Sky. Soltanto per una settimana abbiamo rifiutato il contenuto di uno spot a nostro giudizio anti concorrenziale, e per questo Sky ci ha portati in tribunale. Stupisce - ha concluso polemico il vicepresidente di Mediaset - la velocità con cui Sky è andata in tribunale».
TELECINCO - Nonostante la crisi economica particolarmente pesante in Spagna, Telecinco è tornata ad essere la prima rete a livello nazionale. Lo ha assicurato il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, soffermandosi sul mercato spagnolo durante la presentazione a Montecarlo dei nuovi servizi on-demand del Biscione. «In Spagna - ha osservato Pier Silvio Berlusconi - Telecinco deve affrontare una situazione di mercato drammatica: il Pil è in caduta libera e si prospetta un tasso di disoccupazione pari al 25%. In questo contesto Telecinco si difende sia per ricavi sia per ascolti. Siamo tornati la prima rete in Spagna e stiamo migliorando».
YOUTUBE - «La causa con Youtube presso il Tribunale di Roma prosegue e rivendichiamo un danno di circa 500 milioni per i video tratti dalle trasmissioni». Lo ha detto Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, a margine della conferenza stampa di presentazione di Premium on Demand. «E’ vero che milioni di persone guardano gratuitamente quel sito, ma così se si va avanti il diritto non esisterebbe più».
PALINSESTI GENERALISTI - Matrix resta dov'é, in seconda serata su Canale 5. E in primavera sull'ammiraglia Mediaset Paolo Bonolis condurrà sicuramente Ciao Darwin in prime time, mentre dovrà forse aspettare per la nuova edizione del Senso della vita. Lo ha annunciato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, a Montecarlo, a margine della presentazione della nuova offerta sul digitale terrestre.
«Matrix fa un po' fatica - ha ammesso Pier Silvio rispondendo alle domande dei giornalisti sugli ascolti deludenti del programma di Alessio Vinci - ma resta. Non è una trasmissione facile, bisogna lavorarci tanto». «Nessuno scambio», dunque, alle viste, con Chiambretti Night su Italia 1. Da Chiambretti, comunque, (oltre che dalla fidanzata Silvia Toffanin, ci ha tenuto a precisare con un sorriso) Pier Silvio andrebbe «come ospite, per simpatia». Quanto alla possibilità di speciali in prima serata per lo show di 'Pierino la peste', «al momento non sono previsti, ma prima o poi ci piacerebbe farli». Resta confermato il ritorno del Senso della vita, «ma quando andrà in onda - ha sottolineato il vicepresidente di Mediaset - non lo so, perché la priorità per Canale 5 in questo momento è Ciao Darwin, per esigenze commerciali».
In primavera arriverà anche tanta fiction, da Due imbroglioni e mezzo a Tutti per Bruno con Claudio Amendola, dalla terza serie di Caterina e le sue figlie alla quinta dei Ris. Si lavora anche a nuovi progetti per Paola Perego e a Bravo bravissimo con Gerry Scotti, che potrebbe andare contro Ballando con le stelle, mentre sarà sperimentato non prima dell'autunno, in una puntata test, America's Got Talent. Il bilancio della stagione di garanzia, nel complesso, è positivo: «Publitalia - ha detto Pier Silvio - è soddisfatta per il raggiungimento degli obiettivi sul target commerciale. E non dimentichiamo che abbiamo tirato il freno per risparmiare, arrivando a toccare un -3.7% sui costi televisivi nell'anno». E il Grande Fratello? «Un medico in famiglia è fortissimo - ha ammesso - e poi abbiamo raddoppiato l'edizione in uno stesso anno per rafforzare l'autunno che era pieno di buchi, per l'indisponibilità di prodotti e di artisti e per l'esigenza di risparmiare: praticamente c'erano solo C'é posta per te e Chi ha incastrato Peter Pan. Il cast del GF, poi, è sempre un punto interrogativo, bisogna vedere se funziona. Ma la partita è ancora lunga».