
"Il termine 'epurazione' - dice Mucciante - è usato completamente a sproposito. Radio2 non 'epura' nessuno ma vuole offrire agli ascoltatori una reale alternativa e nuovi progetti. Per questo ha rinnovato profondamente l'offerta editoriale di tutto il palinsesto, dove la Gialappa's aveva solo appuntamenti occasionali di pochi giorni all'anno per eventi particolari. Lo stesso Santin - fa notare Mucciante - ammette che 'la formula a volte è ripetitiva ma ci divertiamo'. Ecco, il nostro compito - commenta il direttore di Radio2 - non è quello di far divertire Santin e soci ma di sperimentare formati, linguaggi e conduttori per andare incontro a chi ci chiede intrattenimento intelligente, leggerezza e riflessione insieme".
Secondo Mucciante "la formula di Radio2 per i Mondiali di calcio è stata un grande successo" mentre "i presunti grandi ascolti della Gialappa's su Radio2 non sono purtroppo riscontrabili: interventi di pochi giorni o, a singhiozzo, nel corso di qualche settimana - come tutti sanno - non sono oggetto di uno specifico monitoraggio Audiradio. E', invece, rilevato con precisione il dato di 'Grazie per averci scelto' di Marco Santin, programma che abbiamo dovuto spostare in palinsesto, in quanto - secondo l'ultima indagine disponibile - non era nemmeno tra i primi sei della sua fascia di ascolto. La stessa ragione che ha portato alla sostituzione di altri programmi con formule ormai usurate e ascolti molto al di sotto degli obiettivi, che avevano contribuito a far precipitare Radio2 in fondo alla classifica dei principali network nazionali con grave danno per le prospettive di crescita della Rete e il suo posizionamento sul mercato".
"La polemica di Gialappa's sembra davvero un disco rotto - dice ancora il dirigente della radio pubblica - da parte nostra c'è solo una grande attenzione verso chi ci ascolta, verso quel pubblico che ancora una volta ringraziamo per aver consentito che, in soli otto mesi, Radio2 conquistasse il quarto posto tra i network nazionali, scalando ben tre posizioni. Abbiamo l'ambizione di voler essere una radio di servizio pubblico in grado di competere ai massimi livelli sul mercato, di rilanciare l'orgoglio Rai, di voler contribuire a far conoscere giovani talenti e musica alternativa, di voler condividere questa avventura con tutti quegli artisti più affermati che credono in questo progetto. Senza chiudere la porta a nessuno. Anche con la Gialappa's 'mai dire mai' - parafrasando un titolo forse un po' inflazionato: qualora, in futuro, ci presentasse formule originali e idee realmente innovative - conclude Mucciante - saremmo pronti a valutarle"