Tecnici Tv: ''Ci sfruttano, valutiamo sciopero alla ripresa del campionato''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
Mettere in campo «un'agitazione contro le condizioni di lavoro sempre più inaccettabili per la corsa al ribasso dei costi». Con, tra le ipotesi di lotta anche «uno sciopero delle riprese calcistiche, dall'inizio della prossima stagione».
È quanto stanno discutendo oggi a Roma in assemblea, i rappresentanti sindacali (Cgil-Slc, Fistel Cisl, Uil Comunicazione e Clb - Coordinamento lavoratori del broadcast) degli oltre 4000 tra operatori di riprese, montatori, tecnici, eccetera, ingaggiati dai service degli appalti tv, su commessa di tutti network, da Rai a Mediaset, da Sky a La7.
«Tutto il calcio e il 95% dello sport è fatto da personale d'appalto - spiega Stefano Bacci del Clb -. La Rai, che pure è la più autosufficiente, ha sempre appaltato. Su 100 cose, 70 sono realizzate esternamente. Sky Sport Milano e Sky tg24 a Roma esternano praticamente tutto».
Il Tg1, aggiunge Roberto Carotenuto della Clb «ha 200 giornalisti in tutte le sue testate e 11 operatori interni, il resto è tutto appaltato esternamente». Negli anni, dice Bacci «ci sono stati investimenti onerosissimi in tecnologia, mentre è prevalso il criterio del massimo ribasso su questi appalti, lasciando aperto il fianco a concorrenza sleale e tagli continui sul costo del lavoro per migliaia di lavoratori precari».
Tra le condizioni che sono costretti ad accettare si elencano contratti capestro, paghe in parte in nero, doversi rapportare a società improvvisate che proliferano e poi falliscono 'strategicamentè per non pagare, turni proibitivi e a volte senza garanzie di sicurezza. I lavoratori presenti fanno tanti esempi di situazioni limite, raccolti a centinaia anche su un blog del settore.
Si va da «una paga di 58 euro per una giornata sul circuito di Nurburgring con tanto di viaggio notturno in auto» dice un'operatore cinquantenne, ai «compensi di 54 euro, a turno per chi fa le riprese notturne del Grande Fratello» spiegano