Prenderà il via lunedì prossimo in seconda serata (alle 22.50) su
RaiDue il nuovo programma comico della rete diretta da Antonio Marano, dal titolo
Tribbù, dove le due scuole di cabaret più famose d?Italia (quella napoletana e quella lombarda) si uniscono per creare un divertente connubio.
Condotto dal napoletano Alessandro Siani e dalla genovese Serena Garitta (nella foto), il programma è stato registrato al Tunnel Comedy Club a Napoli e al Caffé Teatro di Verghera di Samarate a Varese, due studi uniti simbolicamente da una porta spazio-temporale, uno stargate, che porterà i due conduttori a cambiare location più volte nel corso della stessa serata.
Ma non ci sarà solo cabaret, anche una vera e propria sit-com basata sulla ?storia d?amore? tra i due conduttori alle prese con una serie di personaggi che contrasteranno il loro amore stravolgendo di volta in volta la sceneggiatura e il lieto fine.
Nel presentarlo alla stampa questa mattina, il direttore di RaiDue Antonio Marano ha sottolineato l?importanza della comicità nel palinsesto della seconda rete Rai, rimarcando l?esperimento innovativo che ha unito due scuole comiche così diverse in un unico programma.
Un ulteriore punto di riflessione è arrivato dal regista Rinaldo Gasperi che ha fatto notare la particolare commistione linguistica voluta dagli autori al fine di mostrare al pubblico due generi televisivi e due mondi socialmente diversi.
I conduttori vivono quest?esperienza con animi diversi: per Alessandro Siani, reduce dal flop di Libero nella stagione appena conclusa, Tribbù vuol dire riscatto, mentre per Serena Garitta si tratta di un vero e proprio debutto alla conduzione di un programma, dopo la vittoria del Grande Fratello 4 che l?ha consacrata al grande pubblico.
La presentazione di questa nuova trasmissione è stata anche l?occasione per rivedere in pubblico il direttore
Marano, da un mese al centro di un vero e proprio caso politico: alle legittime domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulla stagione si è trincerato dietro un secco ?no comment?, limitandosi a parlare della presenza oggi di «
una crisi nella tv dovuta alla mancanza di coraggio, quando da più parti ci viene chiesto di provare, di sperimentare nuove cose».
«Io ? ha continuato Marano ? sono uno che ha sempre voglia di tentare, correndo il rischio di sbagliare qualche volta: potrei dire di avere quasi il diritto di sbagliare, ma con la coscienza a posto per non essermi tirato indietro. Rimanere legati ai soliti clichè non è da Rai».
Il direttore si è pure concesso un commento su Libero, che nel recente passato è stato condotto anche da Siani: «il suo mancato successo era dovuto al format, troppo legato al personaggio, tanto che una volta andato via Mammuccari, nessuno è riuscito più a risollevarlo, segno che era il programma ad essere esaurito».
E infine Marano ha rivolto un augurio in vista della prossima stagione: «in autunno continueremo a provare altre cose e, indipendentemente da chi sarà al mio posto, spero vivamente che questa vocazione alla sperimentazione non vada perduta».
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"