Alle 20.48, sotto la pioggia battente parigina, la folta delegazione italiana sfila sulla Senna a sventolare il tricolore. A guidare la sfilata sono uno scatenato Gianmarco Tamberi insieme alla campionessa di scherma Arianna Errigo. Tanto entusiasmo, sorrisi e canti, nonostante i k-way e le giacche a vento per combattere il maltempo.
È stata la Senna, percorsa per 6 km da est ad ovest (Pont d’Austerlitz-Pont d’Iéna) da 85 battelli con a bordo un totale di 205 delegazioni, ad ospitare il più grande evento della storia a cinque cerchi sia in termini di pubblico sia di copertura geografica. Un’esperienza unica nel suo genere, pensata per dare ai Giochi una nuova brezza di modernità e audacia, trascinando lo sport al di fuori dei suoi confini abituali e creando degli speciali momenti di condivisione sia tra gli atleti sia tra gli appassionati, assiepati numerosi sulle tribune sorte sulle banchine della principale arteria d’acqua della capitale francese. Una full immersion nella storia e nell’architettura di Parigi, che ospita per la terza volta un’Olimpiade dopo le edizioni di 1900 e 1924. A fare da cornice alla parata, infatti, sono stati ponti storici e monumenti iconici, da Notre-Dame al Louvre, oltre ad alcune sedi dei Giochi, tra cui l’Esplanade des Invalides ed il Grand Palais, in quello che per qualche ora è stato un vero e proprio viaggio visivo, una sinergia totalizzante tra lo sport e l’arte.
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