La numerazione LCN torna nel caos: il Consiglio di Stato rimette tutto in discussione
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (original)
Il mese di settembre si apre con un nuovo giallo: mentre l'opinione pubblica si interroga sui benefici (o i danni) del digitale terrestre - come si è letto di recente ad esempio su Repubblica e Wired -, a livello burocratico le cose non si mettono meglio in quanto a chiarezza nelle norme.
Come riporta il sempre attento Daniele Lepido sul suo blog I bastioni di Orione, due sentenze del Consiglio di Stato appena depositate riaprono la battaglia per quanto riguarda la numerazione LCN, l'ordinamento automatico dei canali, il cui acronimo sta per Logical Channel Number. E secondo i giudici di 'logico' in realtà c'era ben poco.
«Il Consiglio di Stato - riporta Lepido - ha annullato l'Lcn confermando le sentenze di primo grado del Tar del Lazio, che avevano accolto i ricorsi di alcune emittenti locali, come il Comitato Radio Televisioni Locali (Crtl) e il Gruppo europeo di telecomunicazioni (Get), ma anche il ricorso di Sky. Tra l'altro il Consiglio di Stato dice anche un'altra cosa e cioè che i canali 8 e 9 non dovevano essere necessariamente assegnati a Mtv e Deejay Television in quanto "non generalisti"».
Per uscire dalla matassa senza dare via ad un nuovo far west dell'etere si è trovato un escamotage: la palla adesso passa nelle mani della "nuova" Agcom, che dovrà occuparsi in tempi strettissimi di questa patata bollente. E dovrà farlo rispettando le tempistiche previste dalla legge, che non sempre sono state rispettate: «tra i motivi principali dell'accoglimento dei ricorsi - spiega ancora Lepido - ci fu proprio il fatto che l'Agcom fece durare la consultazione pubblica "solo" quindici giorni e non trenta, come previsto».
Staremo a vedere se, come e quando si arriverà ad una soluzione che possa accontentare tutti, a cominciare dall'utente finale che spesso rimane poco considerato.
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"
(twitter: @giorgioscorsone)
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