Era il marzo del 2004 e in una lettera a Governo e Autority varie l'Adiconsum elencava le "verità nascoste" della televisione digitale terrestre. Una serie di informazioni (tecniche per lo più) che ai consumatori non erano state fornite e che ne avevano condizionato (in negativo) i comportamenti nei confronti di un media dato, quattro anni fa, come prossimo per l'adozione di massa.
Per farla breve, di possibili imprevisti circa l'effettiva copertura del segnale, lo stato degli impianti di ricezione (l'antenna) e le limitazioni tecniche dei decoder (venduti con il contributo statale per l'innovazione di 150 euro) nessuno parlava, con l'aggravante che si trattava a tutto gli effetti di un servizio in fase sperimentale.
Oggi, a distanza di quattro anni, la situazione è cambiata ma nella sostanza forse non più di tanto. Il fenomeno Dtt (Digital terrestrial television) rimane di nicchia, la stragrande maggioranza degli italiani guarda i canali in chiaro così come li ha sempre visti, i decoder più diffusi nelle case sono quelli per la Pay Tv satellitare (Sky) e per il passaggio imposto (per legge) al digitale bisognerà aspettare il 2012.
E permangono fra i consumatori alcuni dubbi, e uno su tutti: i televisori Lcd e al plasma con decoder Dtt incorporato permettono di vedere i canali a pagamento del digitale terrestre? Possono, in altri termini, leggere le "card" di Mediaset Premium o La7 CartaPiù e trasmettere partite di calcio e film on demand senza far uso del decoder esterno?
Nel 2004, l'Adiconsum chiedeva a gran voce di informare i consumatori su vari punti e due in particolare erano considerati prioritari: la descrizione specifica delle capacità del decoder (e precisamente l'idoneità per l'interattività , se di tipo Mhp-Multimedia home plattform, o per la sola visione dei canali televisivi, i cosiddetti Zapper), la necessità di informare gli utenti circa la non totale gratuità del sistema, e cioè la necessità di pagare i costi di collegamento alla rete telefonica fissa a o alle linee Adsl per accedere ai servizi digitali interattivi. La tecnologia ha fatto in questi anni passi da gigante ma l'impasse per i consumatori non sembra essere venuta meno. E basta dare una letta su vari blog della Rete per rendersene conto.
Bugie e disservizi, così ci si lamenta sul Web
Per molti consumatori il ritornello che segue suona assai stonato. Il problema è che la recitano in coro in moltissimi. Ho comprato una Tv Lcd grande schermo di ultima generazione, spendendo oltre 2.000 euro, con il ricevitore digitale terrestre integrato. Non ha lo slot per inserire le carte Pay-Per-View ma ha il vano (la Common Interface) per ospitare il modulo (il cosiddetto Cam, Conditional Access Module) che permette di codificare il segnale trasmesso dalle emittenti.
Il servizio clienti della casa produttrice mi dice però che le Cam non sono al momento disponibili e che per vedere i canali a pagamento devo comprare un decoder interattivo. In caso contrario o vi tenete il televisore così com'è (abilitato a vedere i soli programmi in chiaro) oppure (altro consiglio raccolto dai numeri verdi del servizio clienti) lo andate a restituire al negoziante dove lo avete acquistato, appellandovi al danno morale (si vedono anche le partite di calcio?)
Ma certo, la risposta che vari utenti si sono sentiti proferire dal venditore di turno ed economico subito. Stando così le cose (e non ci sono tanti motivi per dubitarne) è evidente che il consumatore "medio" ne esca penalizzato.
Sulla Rete i dubbi sollevati da chi ha comprato o si appresta a farlo un televisore predisposto per il digitale terrestre sono quindi anche altri, che vanno anche oltre la sfera squisitamente tecnica. Per molti è vitale sapere per esempio se una Cam per ricevitore satellitare sia compatibile con le carta La7 (che richiede decoder con sistema di accesso condizionato Irdeto) o con le schede Premium di Mediaset (che invece sfrutta box interattivi con codifica Nagravision).
Altri si domandano se i programmi in alta definizione sono o saranno disponibili anche per i canali del digitale terrestre, se i decoder integrati nei Tv Lcd e al plasma "Hd ready" e "Full Hd" sono gia predisposti per ricevere le trasmissioni compatibili con lo standard 1080p, se il loro sistema operativo va aggiornato via firmware e direttamente dalle emittenti, oppure se è necessario acquistare un nuovo decoder (esterno) più evoluto. Domande a cui corrispondono delle precise risposte a cui il comune mortale, che spende e tanto in prodotti elettronici, difficilmente può accedere.
Chi vi scrive, più semplicemente, si chiede quando le varie Sony, Samsung, Philips, Lg e tutti gli altri marchi più noti metteranno in vendita Tv pronti per ricevere i programmi digitali a pagamento e perchè le cosidette Cam non sono oggi in commercio, nonostante la quasi totalità delle nuove Tv Hd ready o Full Hd abbiano il Dtt incorporato. E qui le risposte esulano dalla tecnologia e chiamano in causa fattori commerciali (se non politici) che devono rimanere "top secret".
Un'ultima osservazione: sui siti delle due emittenti che offrono il digitale terrestre a pagamento (Mediaset e La7) di informazioni tecniche all'uso di decoder, scheda pay per view e altro ce ne sono in abbondanza. Ma viene dato per scontato che il consumatore abbia acquistato un decoder (interattivo) esterno e non c'è alcun riferimento agli apparecchi con ricevitore Dtt integrato.
Gianni Rusconi
per "Il Sole 24 Ore"