La nuova serie 'The Mentalist' in anteprima da stasera su Joi (Premium Gallery)
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (com. stampa)
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Digitale Terrestre
martedì, 28 aprile 2009 | Ore: 00:00

Biondo, sguardo intenso e penetrante, fascino dell’australiano emigrato a cercar fortuna in America. E proprio qui, dopo debutti in ruoli minori (L.A. Confidential) e serie più importanti (The Guardian), l’ha effettivamente trovata con l’exploit nel film Il diavolo veste Prada. L’ideatore della serie, Bruno Heller (già mente della coproduzione Rome, firmata Hbo-Bbc), al momento dei casting cercava “qualcuno come Cary Grant, qualcuno che si muovesse e sembrasse grazioso perché la gente in realtà diffida delle persone troppo cerimoniose e serviva una caratteristica del genere: e Simon è ed ha tutte queste cose”. E gran parte del successo della serie, che in America ha raggiunto picchi di 19 milioni di telespettatori, attestandosi attorno ad una media di 16 milioni, è dovuto proprio a Simon Baker che è per The Mentalist quello che George Clooney è stato per E.R.
Solo che è biondo…
L’anteprima italiana della serie se l’è aggiudicata Joi, il canale pay del digitale terrestre Mediaset. L’appuntamento è per il 28 aprile 2009, in prima serata e un’ora dopo su Joi+1.
E adesso bando alla civetteria, per entrare nel vivo della storia. Patrick Jane (Baker) in passato si faceva passare per medium in tv. La sua vita cambia radicalmente quando un serial killer, Red John, stermina la sua famiglia, moglie e figlioletto, dopo che Jane lo ha pubblicamente sbeffeggiato nella sua trasmissione. Nonostante la tragedia famigliare, Jane ha un forte senso dell’umorismo e dell’ironia grazie ai quali porta avanti con insolita leggerezza complicate e tese indagini criminali. Solo alcuni sporadici flashback mettono in luce il suo lato oscuro ma, prosegue Heller, “continueremo a vederlo solare e felice: l’idea è di mostrare questi aspetti della sua personalità come un atto di eroismo. Egli ha deciso di vivere la vita felicemente nonostante il passato anche se non mancheremo di tratteggiare il suo lato oscuro, soprattutto negli episodi successivi ma non vogliamo che lo show diventi totalmente negativo”.
E Red John, che non si vede praticamente mai, sarà il fil rouge del telefilm (molti degli episodi hanno nel titolo originale la parola “red”). Infatti Heller ha spiegato che la figura del serial killer “ci sarà per tutta la serie, con un sacco di cose da scoprire perché Red John è parte integrante del lato oscuro di Patrick Jane…”
Il detective lavora come consulente presso il California Bureau of Investigation, naturalmente i compagni di squadra lo guardano con circospezione, infatti a volte oltre a risultare strambo e fuori dalle regole sa essere fastidioso, rude e un tantino aggressivo…
Teresa Lisbon (Robin Tunney - Law and Order, Prison Break) ha 36 anni ed è a capo della squadra di investigatori che dirige con aplomb e serietà. In molte occasioni è esasperata dal comportamento di Jane anche se riconosce le sue abilità nel risolvere i casi e oltre alla stima professionale prova anche una certa attrazione nei suoi confronti…
Grace Van Pelt (Amanda Rigetti – The O.C., North Shore) ha solo 25 anni ed è la neofita del gruppo. Nei confronti di Patrick nutre molta curiosità, perché crede nei medium.
Kimball Cho (Tim Kang – I Sopranos, The Office, Monk, Ghost Whisperer, Law and Order) e Wayne Rigsby (Owain Yeoman – The Nine, Terminator: The Sarah Connor Chronicle) completano il team. Il primo appoggia Patrick dichiaratamente, il secondo subisce il fascino della giovane Van Pelt.
Il canale CBS, dopo alcuni esperimenti fallimentari con le ultime serie tv, ha voluto puntare sul sicuro con The Mentalist, che segna un ritorno alle origini del genere poliziesco. Infatti l’ideatore Bruno Heller ha delineato un carattere alla Colombo piuttosto che alla Sherlock Holmes e a differenza dei drammi polizieschi di ultima generazione, in stile CSI, le indagini si risolvono con il mero fiuto e non più attraverso le analisi al microscopio. Che sia una nuova svolta? Se l’è chiesto anche il New York Times che ha scritto: “Quando CSI ha preso il via nel 2000 ha mitizzato la medicina legale e ha profondamente influenzato molti telefilm rivali. Ha anche cambiato il modo in cui il pubblico percepiva il lavoro della polizia, accrescendo enormemente irrealistiche aspettative”. Così la serie potrebbe inaugurare un cambio di trend al grido di “meno dna e più intuizione!”
Anche per questo motivo, la critica non si è trovata unanime su The Mentalist che ha definito un buon prodotto, ben scritto ma sicuramente non innovativo. Tutti d’accordo invece i consensi per il suo protagonista e per il resto del cast. L’Hollywood Reporter ha sentenziato “Questo ruolo è cucito addosso a Baker che ha un talento naturale per interpretare con charme ruoli irriverenti!”.
Usa Today sostiene che “la serie non ha un soggetto nuovo ma è sicuramente nata una stella”. E ancora The New York Times “Baker fa bene agli occhi e alla mente”.

La bibbia americana dei telefilm, Tv Guide, lo ha appena incoronato “uomo più sexy della tv”, detronizzando Patrick Dampsey di Grey’s Anatomy che si era aggiudicato il titolo per ben due anni consecutivi. E non è finita qui, nel 2002, People Magazine lo ha segnalato tra le 50 persone più belle del mondo.
Il suo motto? “Se non sei fiero di quello che fai, cambia mestiere: vendi scarpe piuttosto!”. E se lo dice lui che prima di sfondare nel cinema faceva il muratore… Del suo personaggio in The Mentalist dice “Il detective Jane è un tipo non convenzionale, fuori dalle regole. Ha un passato tragico ma non ne è sopraffatto anzi è capace di reagire con umorismo”. Sul telefilm invece aggiunge “Noi non troviamo la verità sotto la lente del microscopio, la scopriamo indagando la natura umana”.
THE MENTALIST è ideato e prodotto da Bruno Heller per Warner Bros. Television.
E’ in anteprima esclusiva su Joi dal 28 aprile 2009,
ogni martedì alle ore 21.00 e un’ora dopo su Joi+1.