Mauro Zorzan risponde alla Stampa con delle precisazioni sull'intervista di ieri
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: lastampa.it
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Digitale Terrestre
giovedì, 15 ottobre 2009 | Ore: 00:00

per quanto riguarda l'intervista pubblicata sulla Cronaca di Torino de La Stampa di ieri 14 ottobre avrei da precisare che i titoli e i sottotitoli dell'articolo non rispettano le mie dichiarazioni.
Prima di tutto, con tutto il rispetto per la categoria degli antennisti, io non sono un antennista (ma questo è il problema minore).
Il problema è che io non ho mai detto che il sistema analogico funziona meglio. Era sottinteso che un sistema TV dopo cinquantanni è ben più solido di uno appena nato e in via di formazione sul territorio e, quindi, è un sistema che ha bisogno di più cure e va perfezionato, capito e approfondito, anche da chi non sa cosa è un bit. Conseguentemente andava fornita una informazione capillare all'utente, evitando suoni di tromba e rulli di tamburo. Poi se uno a casa ha dieci telecomandi, uno per ogni sistema di ricezione TV, il problema si pone...
So che potrebbe essere considerato un sofisma ma se avessi voluto dire questo penserei assurdamente che è meglio il passato che il futuro. L'analogico è un sistema morto.
In realtà avevo detto che ora come ora il sistema televisivo è incoerente: si origina in gran parte ancora in modo analogico (quindi dove si produce, negli Studi Televisivi) e si trasforma in digitale per essere riconvertito, in gran parte, in analogico sull'apparecchio televisivo dell'utente.
Da mesi ci sono fior di tecnici che lavorano alacremente e professionalmente. Ma tutta la catena, per essere coerente così come ho spiegato sopra, ha bisogno ancora di molto tempo e di molti investimenti.
Tutto questo anche per fare una difesa di un'azienda come la RAI che è composta da fior di professionisti che sentono ancora la missione del Servizio Pubblico. Poi dopo la politica fa un altro mestiere e qui mi fermo.
Quindi siccome i titoli hanno la loro importanza (così come la scritta "TV Flop" in testa alla pagina) perché hanno i caratteri cubitali e chi legge ha subito una prima impressione e impostazione mentale nell'affrontare la lettura dell'articolo,li riterrei fuorvianti.
Una risposta è gradita.
Cordialmente
Mauro Zorzan
delegato RSU RAI Milano
delegato del Coordinamento Nazionale SLC-CGIL RAI
tratto da: Lastampa.it