Il 1° dicembre Sky debutta sul digitale terrestre con il suo nuovo canale
Cielo. E va a mettere le mani in un business dove, finora, avevano investito soprattutto Mediaset e Rai.
Proprio il Biscione, allora, si prepara a rispondere. In primis, potenziando la sua offerta in Dtt, sia in chiaro, sia a pagamento. E poi allargando il proprio spettro al web, con un progetto che porterà il gruppo televisivo guidato da Piersilvio Berlusconi al lancio di un
Mediaset set top box entro il 2010, per la fruizione dei suoi canali in chiaro o a pagamento, ma con tutti i vantaggi di flessibilità che può assicurare internet.
Le novità sul digitale terrestre verranno presentate
mercoledì e giovedì a Montecarlo, riunendo i giornalisti italiani nella prestigiosa location dello Sporting d'Hiver, dove
Piersilvio Berlusconi (vicepresidente Mediaset),
Franco Ricci (direttore del business pay),
Federico di Chio (direttore divisione tv digitale) e
Marco Rosini (direttore commerciale Mediaset) sveleranno i progetti. Da tempo si parla di
un canale all news, che manca al gruppo, e di uno sviluppo della presenza nell'
area documentari, l'unica nella quale l'offerta a pagamento di Mediaset è ancora assente. Premium, infatti, può già contare sul
pacchetto Gallery (canali
Joi, Mya, Steel, Disney channel, Premium cinema, Studio Universal), su quello
Calcio, su
Fantasy per i più piccoli (
Disney channel, Playhouse, Cartoon Network, Hiro) e su
Reality (
Amici e
Grande Fratello).
I vertici di Cologno Monzese, peraltro, dovranno anche
accelerare il processo di ritorno dell'investimento sulla piattaforma pay in digitale terrestre. L'operazione Mediaset Premium, infatti, sta sicuramente dando soddisfazioni sul fronte del
fatturato, a quota 379,9 min di euro nei primi nove mesi del 2009 (+41% sullo stesso periodo del 2008), pari a oltre il 17% del totale ricavi Mediaset, e con 2,9 milioni di carte attive. Però è ancora deficitaria su quello del
margine: anche nei primi nove mesi del 2009, infatti, le perdite sono state notevoli, con un rosso di 52,6 milioni di euro, contro i -44,1 milioni dei primi nove mesi 2008. Dal Biscione spiegano che il risultato negativo è imputabile alla «
crescita dei costi di acquisizione clienti, e agli ammortamenti più alti dei diritti calcio, per l'entrata in decorrenza dei nuovi contratti dei club più importanti per la stagione 2009-2010». Tuttavia, la data alla quale si prevede il
break-even continua ad allontanarsi nel tempo.
La guerra con Sky a presidiare tutti gli spazi avrà poi una svolta con l'avvio del
progetto web, al quale Mediaset sta lavorando da tempo. Per rafforzare il brand di Premium, si arriverà a una proposta di
tv on demand via Internet: ci sarà, cioè, una specie di videoregistratore on-line riservato ai possessori di carte attive dei canali Premium, e poi un catalogo di contenuti da cui poter pescare a piacimento in ogni momento.
Entro la fine del 2010, inoltre, la web tv di Mediaset potrebbe passare dal pc alla televisione grazie a un vero e proprio decoder (
Mediaset set top box) indipendente dalle altre società di telecomunicazioni (telecom o internet provider).
Claudio Plazzotta
per "Italia Oggi"
(17/11/09)