E' apparsa questa mattina, sulle pagine di "
Italia Oggi", un'intervista realizzata da Andrea Secchi al presidente di Europa 7,
Francesco Di Stefano, che aggiunge qualche particolare in più alle informazioni già diffuse nei giorni scorsi.
In particolare Di Stefano conferma la partenza per il prossimo mese di luglio quando, promette, «avremo [già] installato i primi grandi ripetitori, considerato che per ripetitore si ha una copertura di 2-7 milioni e più di spettatori si va in fretta. Il T2 permette la copertura con meno apparati perché consente di aumentare le distanze dei ripetitori senza rischi di interferenze». Sugli impianti si precisa che è stato firmato un accordo con Raiway per raggiungere, entro l'anno, l'80% della popolazione.
Sul fronte dei contenuti Di Stefano continua a non sbottonarsi: «E' work in progress, comunque per adesso si parla soprattutto di film. Questa tecnologia ha una qualità visiva e audio esaltante. Superiore al Blu-ray con molta meno banda. Valorizza il prodotto ricco: il grande concerto, il grande evento sportivo». Proprio sullo sport si segnala un interessamento di Europa 7 per gli eventi più importanti, ma non da subito.
Tornando al cinema, Di Stefano assicura di avere già sia contratti che contatti, «ma ancora è presto per parlarne», mentre «sulla pay per view - assicura - le case non li danno in esclusiva perciò li avremo tutti. Consideri che il nostro decoder ha una tecnologia antipirateria infallibile: ogni smart card è in paring con il decoder; può essere usata soltanto con quello. Non c'è nessuna possibilità di piratare e registrare, questo potrà ridurre i tempi di attesa rispetto all'uscita nei cinema».
Nell'intervista si parla anche dell'offerta a luci rosse: «Qui - ammette Di Stefano - abbiamo voluto fare un'offerta netta: 6 canali a 9,90 euro. Su Sky nei compri uno a quel prezzo. Però devo dire che mi trovo in difficoltà, dopo tanti anni, a parlare di questa offerta».
In conclusione, Di Stefano ha ricordato come è nata la decisione di partire subito con il DVB-T2: «Quando mi hanno dato il canale 8, mi hanno dato una fregatura. E' un canale difficoltoso per la ricevibilità su cui non potevo fare l'analogico ma nemmeno il digitale. Ho cercato un'altra strada, non potevamo andare verso il baratro. Sono andato in giro per il mondo a trovare una tecnologia che valorizzasse questo canale. Oggi non è un ripiego. Con il T2 è come passare dal bianco e nero al colore. Il Dtt attuale è una tecnologia che per la prima volta abbassa la qualità, si aumenta la quantità a scapito della qualità. La tecnologia T2 ha una qualità strepitosa con la tv lcd, ma la differenza col televisore a tubo catodico tradizionale è pochissima. Si può tenere una buona tv di 30 anni fa. Per non parlare del 3D, con il nostro decoder è già possibile. E ancora risolve i conflitti della numerazione dei canali; se lei vuole Canale 5 al numero uno lo sceglie e basta, come nell'analogico».
A proposito del decoder, prodotto dalla Kaon Media, società coreana quotata in borsa, Di Stefano conferma il prezzo consigliato di 149 euro, seppur deciso in ultima sede dai gestori della grande distribuzione. Per quanto concerne invece le stime per il futuro del business, il patron di Europa 7 è chiaro: «Ho pensato a partire subito, non a possibili partner. Sul pareggio, spero che riusciamo ad arrivare a un milione di decoder in un paio d'anni». Troppo ottimistiche? Vedremo...
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"