Questo switch-off non s'ha da fare: sembra essere stata questa la conclusione della riunione del
CNID, il
Comitato Nazionale Italia Digitale, convocata ieri a Roma, che doveva appunto decidere cosa sarebbe stato del passaggio alla tv digitale della Lombardia e delle altre zone del Nord Italia.
La comunicazione ufficiale ancora non c'è stata, perché sembrerebbe manchi ancora l'accordo sull'entità del rinvio e dunque sulle nuove date del passaggio, in discussione nella prossima riunione del CNID, prevista per la prossima settimana (precisamente martedì 3 agosto). Difficile comunque si possa tornare indietro, dato che il processo di transizione necessita di alcuni tempi tecnici irrinunciabili. Si pensi ad esempio ai tavoli tecnici che l'Agcom, ad oggi, non ha ancora convocato e che, con la pausa agostana alle porte, difficilmente potranno essere allestiti in breve tempo.
Gli spettatori lombardi, veneti, friulani, liguri, emiliani e parte di quelli piemontesi dovranno dunque pazientare ancora una volta per il passaggio definitivo alla nuova televisione. Una sconfitta per chi ha addirittura proposto un anticipo dell'intero processo nazionale entro la fine del 2011, traguardo sempre più lontano dal potersi realizzare. A meno che non si cambi l'approccio ad ogni singolo switch off areale, programmando i passi necessari con largo anticipo. Cosa che non è stata possibile in questo caso, anche a causa della ritardata messa a punto del Piano Frequenze e della numerazione LCN.
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"