Nella seduta della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi del 3 agosto u.s., si è svolta l’audizione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, in ordine al rinnovo del Contratto di servizio tra il MIMIT e la Concessionaria pubblica Rai.
In tale sede, il Ministro ha evidenziato tra l’altro, che la Rai dovrà impegnarsi a diffondere un proprio mux nazionale in standard dvb-t2 entro il 10 gennaio 2024 e a predisporre il passaggio dei restanti mux in standard dvb-t2 secondo la roadmap predisposta dal Ministero, in coerenza con la normativa di settore.
Il Ministro ha poi aggiunto che la Rai, in questo caso, svolgerà il ruolo di acceleratore di innovazione, con indubbi effetti benefici su tutto il settore, a cominciare da quello delle tv locali, anch'esso patrimonio storico e culturale del nostro territorio.
Al riguardo, il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha espresso la soddisfazione del comparto televisivo locale per l’imminente avvio del processo di transizione al digitale televisivo terrestre di seconda generazione Dvb-T2.
Da tempo, Aeranti-Corallo sollecita tale avvio in quanto - ha affermato Rossignoli – con l’attuale, obsoleta tecnologia Dvb-T, l’emittenza televisiva locale ha spazi radioelettrici particolarmente limitati per poter trasmettere i programmi con adeguata qualità tecnica.
Solo con il passaggio al Dvb-t2/HEVC – ha proseguito Rossignoli - le tv locali potranno avere spazi di capacità trasmissiva per trasmettere con buona qualità e anche in HD.
Rossignoli ha, quindi, evidenziato che l’avvio al 10 gennaio 2024 del passaggio al Dvbt-2 dovrebbe produrre un’accelerazione della vendita dei televisori e dei decoder idonei alla ricezione della nuova tecnologia.
Per questo – ha concluso Rossignoli – Aeranti-Corallo auspica che il processo di transizione venga completato in tempi molto brevi, perché solo con tale completamento le tv locali potranno accedere concretamente al Dvb-T2.
Il DVB-T2 è la nuova tecnologia per la televisione digitale terrestre, che rappresenta l'evoluzione dell'attuale standard DVB-T. Rispetto al DVB-T, il DVB-T2 offre una maggiore efficienza nella codifica del segnale, consentendo di trasmettere più canali ad alta definizione (HD) utilizzando la stessa quantità di banda. In particolare, grazie all'adozione del nuovo sistema di compressione HEVC, con il DVB-T2 è possibile trasmettere lo stesso contenuto utilizzando circa il 50% della capacità richiesta dall'attuale codec MPEG-4. Questa maggiore efficienza permetterà alle emittenti televisive, sia nazionali che locali, di migliorare la qualità e l'alta definizione dei propri canali. Per ricevere i canali DVB-T2 è necessario disporre di televisori o decoder compatibili con il nuovo standard.