L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha dato il via a un’importante riorganizzazione dello spettro radio-televisivo e radiofonico digitale in Italia, come stabilito dalla delibera n. 22/25/CONS del 22 gennaio 2025. Un intervento che segna una svolta nella gestione delle frequenze e che punta a ottimizzare l’utilizzo di questa risorsa fondamentale per il sistema dell’informazione e dell’intrattenimento nel Paese.
Il fulcro del procedimento riguarda la ridestinazione delle frequenze attualmente assegnate alla Rete nazionale televisiva n. 12, l’unica tra quelle pianificate rimasta non assegnata nonostante tre tentativi di gara. La decisione si basa su un dato di fatto: le undici reti nazionali attualmente in esercizio sono ritenute sufficienti a garantire la continuità dell’offerta televisiva e a soddisfare le esigenze del mercato, soprattutto alla luce dell’adozione dello standard DVB-T2 avviata nel 2024.
Il piano di riorganizzazione prevede un percorso in due fasi. La prima, considerata prioritaria, si articola in tre interventi chiave: l’eliminazione della Rete nazionale televisiva n. 12 dal Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il digitale terrestre, l’integrazione del Piano nazionale provvisorio per le frequenze DAB+ – con l’obiettivo di ampliare il numero di reti radiofoniche locali sfruttando le frequenze liberate – e l’abrogazione della delibera n. 25/23/CONS relativa al diritto d’uso delle frequenze della rete nazionale n. 12.
Questa scelta risponde a una duplice esigenza del mercato. Se da un lato il comparto televisivo ha dimostrato di poter funzionare senza difficoltà con undici reti nazionali, dall’altro il settore radiofonico digitale, soprattutto a livello locale, ha evidenziato una crescente necessità di nuove risorse trasmissive. Un’esigenza sottolineata anche dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che nel novembre 2024 ha segnalato l’importanza di un rafforzamento dell’infrastruttura radiofonica digitale.
La seconda fase del piano, che verrà avviata successivamente con un iter dedicato, riguarderà invece l’incremento delle reti televisive locali, che potranno beneficiare delle frequenze UHF-IV/V liberate dalla dismissione della rete nazionale n. 12. Saranno inoltre definite le procedure per l’assegnazione dei relativi diritti d’uso, garantendo una gestione trasparente e conforme alle direttive europee.
A guidare il procedimento sarà l’ingegnere Mauro Martino, responsabile dell’operazione, che avrà un termine di 180 giorni dalla pubblicazione della delibera per concludere il lavoro, salvo eventuali sospensioni dovute a consultazioni pubbliche o richieste di approfondimenti tecnici.
Con questa riorganizzazione, AGCOM compie un passo decisivo verso un utilizzo più efficiente dello spettro radio, con un occhio di riguardo alle necessità emergenti del mercato e nel rispetto delle normative vigenti. Un’operazione che non solo migliorerà la qualità del servizio, ma che avrà anche ricadute significative in termini di innovazione e sviluppo per il settore audiovisivo e radiofonico italiano.