Per il 2012 il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha guadagnato 2 milioni e 745mila euro (più 293mila in azioni) dopo essersi tagliato lo stipendio di 811mila euro (-22%).
Non sarà il dirigente più pagato, che è Giuliano Adreani, numero uno di Publitalia, a 2 milioni e 987mila (più 176mila in titoli), la cui paga è scesa del 10%. Segue il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi a 1 milione e 464mila (più 234mila in azioni) con un calo dell'1% rispetto al 2011 e del 25% sul 2010.
Gli 'stipendi' dei vertici del Biscione sono contenuti nella relazione agli azionisti in vista dell'assemblea di fine mese nella quale verranno votati i dati di bilancio 2012, che vedono una perdita dopo ingenti svalutazioni di 235 milioni e un taglio dei costi annui di 307 milioni, superiore all'obiettivo iniziale di 250 milioni.
Pier Silvio Berlusconi, in particolare, aveva iniziato la riduzione dei compensi nel 2011, quando aveva incassato - a parte la quota in azioni - 1 milione e 485mila euro contro i precedenti 1 milione e 968mila.
Confalonieri, che per il patto di concorrenza incassa 400mila euro, per effettuare il taglio del suo 'stipendio' ha avuto bisogno di un voto del consiglio di amministrazione di fine 2012: nè lui nè Berlusconi junior l'anno scorso hanno incassato incentivi legati ai risultati. Ad Adreani sono stati invece riconosciuti 650mila euro per la raccolta pubblicitaria, anche se su questo fronte per il Biscione si è tratto di un anno di calo (-16%), ma comunque leggermente meno difficile dell'andamento del mercato in generale.
Marina Berlusconi dal bilancio Mediaset nel 2012 incassa 23mila euro come consigliere di amministrazione, mentre Niccolò Querci (direttore centrale personale e organizzazione) a parte le azioni riceve 1 milione e 16mila euro (contro 1,125 milioni del 2011), Marco Giordani (direttore centrale finanza, controllo e business developement) 1 milione e 28mila euro (contro i precedenti 1,063), Gina Nieri (divisione Affari istituzionali, legali e analisi strategiche) 983mila euro (938mila nel 2011), Mauro Crippa (direttore generale informazione Rti) 862mila (contro 814mila).