Rai: in Cda piano industriale ma anche bilancio, rosso a quota 250 mln
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
Il 9 aprile si riunira' il Cda della Rai per approvare il Piano Industriale 2013-2015 dopo la richiesta di rinvio avanzata il 27 marzo scorso dal consigliere Guglielmo Rositani che aveva chiesto tempo per poter studiare a fondo un documento, circa 300 pagine, cosi' cospicuo e ricco di dettagli, con impatti sul futuro dell'Azienda e sui lavoratori.
Una richiesta condivisa anche da parte del Cda. Cosi', fra meno di una settimana, il Consiglio sara' si' chiamato al voto ma, a quanto apprende l'Adnkronos, non sull'intero documento, quanto piuttosto sulle linee generali del piano, rinviando quindi le azioni concrete su singoli interventi, declinati secondo 12 aree tematiche di intervento. In sostanza, per la riorganizzazione funzionale gerarchica dell'Azienda c'e' tempo. Cosi' come c'e' tempo per la costituzione di quattro macro aree (editoriale - pubblicita' e convenzioni con le pubbliche amministrazioni - strategie tecnologiche, Ict e centri di produzine - parte economica, finanziaria e immobiliare, compreso il recuperod el canone), che ricalcano le vecchie vice direzioni poi cancellate da Lorenza Lei.
Ma il consiglio di martedi' prossimo, oltre a votare il piano volto a una maggiore efficienza e riduzione dei costi, affrontera', a quanto si apprende, anche il tema piu' spinoso: il bilancio. Ed e' ormai una certezza che il rosso si attestera' a 250 milioni di euro. Cosi' come il fatto che il decremento dei ricavi legati alla raccolta pubblicitaria sia ormai del 20%.
Il primo dato, a ben guardare, era gia' contenuto, nel budget 2013 diffuso il 19 dicembre scorso nel quale era scritto: "Considerando oneri finanziari per circa 10 milioni di euro e l'impatto delle imposte (essenzialmente Irap), il risultato netto della gestione ordinaria sara' negativa per circa 200 milioni di euro. Impatteranno, inoltre, sul risultato complessivo accantonamenti straordinari per circa 53 milioni di euro, legati alla costituzione di un fondo incentivazione all'esodo mirante a ridurre i costi di struttura attraverso pensionamenti anticipati di circa 600 dipendenti appartenenti a tutte le categorie professionali che hanno maturato (o eventualmente matureranno entro il 31.12.2015) i requisiti pensionistici". Ecco quindi i circa 253 milioni di passivo che lasciano intendere anche come ai 400 dipendenti Rai che ad oggi hanno firmato andare in pensione anticipata, se ne aggiungeranno altri 200.
E' noto da tempo che nelle intenzioni del Dg ci sia la riduzione di 15 leve di comando su 48 per tagliare i costi. Anche questo dovrebbe essere parte del piano industriale. C'e', pero', da capire come cio' possa conciliarsi con la scelta di un esterno per presiedere l'Internal Auditing. Sembra, infatti, che al posto di Marco Zuppi -che andrebbe andare alla Direzione Abbonamenti- possa essere nominato proprio un esterno, Gianfranco Cariola (ex Eni) al vertice dell'Internal Auditing (cosiddetto Audit, struttura che si occupa delle istruttorie sui provvedimenti disciplinari). Notizia che Viale Mazzini non conferma, ma neppure smentisce.