Nonostante la difficile congiuntura economica il piano industriale 2013-2015 della Rai è "un piano di importanti investimenti, che punta allo sviluppo con tre macro obiettivi: eccellenza dell'offerta, avanguardia tecnologica ed equilibrio economico-finanziario".
Lo sottolinea il direttore generale di Viale Mazzini in una lettera inviata via mail a tutti i dipendenti della Rai, all'indomani dell'approvazione in Cda del bilancio 2012.
"Con l'approvazione del bilancio 2012 da parte del CdA Rai possiamo ufficialmente voltar pagina e archiviare un anno che come già ampiamente commentato ha cristallizzato una perdita importante, seppure in linea con le aspettative, a causa della caduta dei ricavi pubblicitari e dell'incidenza dei costi relativi ai grandi eventi sportivi, contrastati da efficaci azioni sui costi esterni. A livello consolidato la perdita prima delle componenti straordinarie e delle imposte è risultata pari a euro 175 Milioni, a cui debbono aggiungersi oneri straordinari netti per euro 50,9 Milioni principalmente ascrivibili ai costi del piano incentivazione all'esodo del personale approvato lo scorso dicembre. Al netto delle imposte la perdita netta consolidata è stata pari a euro 244,6 Milioni.
Il 2012 peraltro non è stato caratterizzato esclusivamente dall'andamento negativo del contesto e dei risultati economici. Per quanto nelle nostre possibilità, abbiamo reagito ed agito, in un quadro complesso, per porre le basi per una nuova fase di sviluppo dell'offerta, di adeguamento tecnologico e di rinnovo delle competenze e degli assetti aziendali. Nell'esercizio si è completato lo switch-off al digitale, grazie al quale Rai è stata in grado di affermare la propria leadership di ascolti non solo sui canali generalisti, ma anche su quelli digitali, arricchendo cosi' di nuove dimensioni il significato della propria missione di servizio pubblico. Con un colpo di reni e, lasciatemelo affermare, di orgoglio professionale, abbiamo tagliato il traguardo della messa in onda digitale del TG2, traendo da questa realizzazione la necessaria consapevolezza e slancio per la digitalizzazione dell'intera filiera informativa Rai.
Abbiamo confermato i nostri punti di forza e di eccellenza, che all'interno di una politica inesorabile di contenimento della spesa non solo non hanno diluito, ma anzi hanno rafforzato la propria brand identity fatta di qualità, di attenzione al nuovo, professionalità, sapendo coniugare sensibilità culturale e record di ascolti. Abbiamo raggiunto l'intesa per la chiusura di un contratto di lavoro che si trascinava stancamente dal 2009, con rilevanti innovazioni nella parte normativa, con l'introduzione di profili professionali maggiormente rispondenti ai requisiti dell'innovazione tecnologica.
Al fine di razionalizzare le aree di crescita cosi' come quelle che richiederanno interventi di miglioramento ed ottimizzazione abbiamo varato il piano industriale 2013-2015 della Rai, strumento essenziale di navigazione per il triennio a venire. Nonostante il difficile contesto, si tratta di un piano di importanti investimenti, che punta allo sviluppo con tre macro obiettivi: eccellenza dell'offerta, avanguardia tecnologica ed equilibrio economico-finanziario. Caratteristica qualificante del piano, che sarà oggetto di diffusione all'interno dell'azienda a tutti i livelli è un approfondito diagnostico delle principali aree aziendali, su cui sono stati fondati dei cantieri di lavoro che definiranno le linee prioritarie di sviluppo aziendale.
Dal mero elenco dei titoli dei cantieri, 12 in tutto traspaiono già quelle che questa Direzione Generale, questa Presidenza e questa Consiliatura hanno inteso identificare come le priorità strategiche per il divenire del Gruppo: Turn-around Rai Pubblicità, Sviluppo Ricavi Commerciali, Ottimizzazione Palinsesto, Sviluppo All-News, Rilancio Radio, Sviluppo Web, Ripensamento Modello e Assetto Produttivo, Digitalizzazione, Revisione Processi e Modello di Controllo, Risorse Umane, Assetto Immobiliare, Efficacia ed Efficienza Acquisti.
Il 2013 si sta caratterizzando come un anno altamente sfidante. A fronte di miglioramenti dell'efficienza aziendale complessiva continua la discesa del mercato pubblicitario. La certezza di poter contare sulla mobilitazione delle energie editoriali, produttive, gestionali e professionali di ognuno di voi nel quadro di chiare linee guida strategiche e di sviluppo, mi rende fiducioso sulla nostra performance in un anno fondamentale per il rilancio dell'azienda".