Mentre si allungano fino al 24 ottobre i tempi della causa civile che vede contrapporsi Mediaset e Fininvest da una parte e Vivendi dall'altra per il mancato acquisto del 100% di Premium da parte del gruppo francese, l'attenzione si sposta a oggi pomeriggio quando l'ad del gruppo francese Arnaud de Puyfontaine si presenterà nella sede dell'Agcom per un incontro sollecitato, stando a quanto apprende l'Adnkronos, dalla stessa società d'oltralpe.
All'ad spetterà chiarire, corposa documentazione alla mano, qual é la posizione di Vivendi rispetto alla quota del Biscione. Settimana prossima spetterà poi a Mediaset riferire all'Autorità che, intorno a metà aprile, dovrebbe pronunciarsi sul controllo Telecom e la quota nel Biscione posseduta dai francesi. Quanto al contenzioso civile, l'attesa é che le parti trovino una soluzione extragiudiziale, imposta per legge, in prima battuta sulle richieste di risarcimento danni presentate ieri dalle parti nel corso della prima udienza della causa civile che si é aperta davanti al giudice milanese Vincenzo Perozziello.
Se entro ottobre Mediaset e Fininvest da una parte e Vivendi dall'altra troveranno un accordo, il giudice ne prenderà atto e procederà affrontando il merito del contenzioso avviato, cioé la mancata cessione di Premium. In caso contrario i tempi giudiziari potrebbero allungarsi ulteriormente per sciogliere il 'capitolo' delle reciproche richieste risarcitorie per diffamazioni. Un capitolo, quest'ultimo, avviato in un certo senso da Vivendi che già dal primo marzo ha depositato la sua richiesta danni per diffamazione chiedendo poi ieri, in aula, di inserire la richiesta nel procedimento su Premium. Una mossa in qualche modo messa in conto da Mediaset e Fininvest che, stando a quanto si apprende da fonti legali, dopo aver richiamato l'obbligo di mediazione sul punto al giudice, hanno presentato le loro richieste risarcitorie.
A quel punto il giudice Perozziello aveva due possibilità: o stralciare la parte relativa alle richieste danni di entrambe le parti e procedere nel merito o tenerle unite alla causa ma disporre, per legge, un rinvio di almeno tre mesi in attesa di mediazione. Ed é quest'ultima la scelta che é stata fatta. Poi i tempi si sono allungati perche' la scadenza trimestrale coincideva con la sospensione feriale prevista dal calendario giudiziario. Cosi' il giudice non ha potuto che registrare la causa nel primo 'spazio' libero, il 24 ottobre.