Uno sforzo produttivo notevole che ha coinvolto circa 340 persone e richiesto l’utilizzo fra l’altro di 12 telecamere UHD, 40 radiomicrofoni digitali, circa 800 proiettori luminosi, 1.600 segnali audio, 7 km di strip led e 4 km di fibra. Sanremo 2024 non è il primo evento live della Rai ad essere prodotto e trasmesso in UltraHD. Il 7 dicembre scorso infatti, in occasione della Prima alla Scala, Rai 4K aveva trasmesso il Don Carlo in diretta, evento interamente prodotto in formato 4K nativo.
“Tecnicamente non ci sono grandi differenze, si trattava comunque di un prodotto 4K SDR”, ha detto Marco Cunsolo, direttore della Produzione TV Rai. “Molto diverso invece il contenuto video riferito alle luci, alla scena, alle movimentazioni sceniche. Quella del Festival è molto articolata, integrata da forme di illuminazione esterne e interne, unite a fonti video e scenoluminoso, con movimenti veloci di camera. Quella alla Scala invece era una ripresa molto statica, con pochissimi movimenti. Diversi anche i sistemi di trasporto, via IP dalla Scala e via satellite da Sanremo”.
Il Teatro Ariston non è una location tradizionalmente ‘facile’ per le produzioni televisive. Il montaggio della scena è iniziato addirittura l’11 dicembre scorso, praticamente due mesi prima, il tempo necessario per cablare in fibra l’intero Ariston e parte delle limitrofe Piazza Colombo e Piazza Borea d’Olmo, Glass Studio compreso. Va precisato, per quanto riguarda la produzione 4K, che non si tratta ancora dello stato dell’arte per questo formato: Rai ha infatti deciso di utilizzare una gamma dinamica standard (SDR) e non la più performante HDR.
“Abbiamo usato un piccolo compromesso per non rischiare di avere problemi di trasporto segnali e di video compatibilità – ha detto ancora Cunsolo -, ma stiamo già implementando le prossime produzioni con l’HDR. Siamo molto soddisfatti dai risultati delle prime serate del Festival. È stato un progetto fortemente voluto da Produzione TV, con la collaborazione di Direzione Tecnologie e Direzione Reti e Piattaforme. L’orgoglio di una grande squadra ci ha spinti nel futuro dell’esperienza visiva”.
È possibile seguire il Festival di Sanremo in 4K in tre modalità diverse. La prima è in streaming sul canale 101 del digitale terrestre attraverso un’app HbbTV, come avvenuto già per i Mondiali in Qatar. La seconda è attraverso RaiPlay, ma solo sui modelli di televisori testati e certificati dalla Rai. La terza è via satellite su Rai 4K, il canale 210 del bouquet tivùsat. Fra le tre possibilità, quest’ultima è sicuramente la più performante, grazie a un bitrate medio di 22 Mbit/sec. Sono oltre un milione di media i telespettatori che ogni sera hanno assistendo al festival di Sanremo utilizzando il satellite di tivùsat. Lo sottolineano le elaborazioni dello Studio Frasi su dati Auditel. Una spinta a questo dato l'ha fornita la novità che la kermesse canora sia trasmessa in ultra definizione su Rai4K. In particolare, il canale 210 del bouquet di tivùsat ha offerto ai telespettatori un dettaglio dell'immagine e una qualità audio senza precedenti.
Una rivoluzione particolarmente apprezzata dai proprietari di grandi schermi televisivi, dove il 4k permette una vera immersione nelle immagini e nel suono. Operazione riuscita, dunque, per Sanremo che ancora una volta - giunto alla 74esima edizione - ha tenuto a battesimo un importante cambiamento tecnologico, dopo il passaggio dalla radio alla tv e dal bianco e nero al colore, nelle case degli italiani e' arrivata la tv 4k sulla piattaforma satellitare gratuita. Un ottimo test per Rai4K in vista di quello che accadrà l'estate prossima. Dal 14 giugno al 14 luglio, infatti, in Germania andranno in scena gli Europei di calcio. E Viale Mazzini - che ha comprato i diritti tv dell'evento - offrirà agli italiani uno spettacolo in da ricordare, anche qui con una qualità d'immagini (e di suoni) di altissimo livello.