Se il noleggio di dvd e blu-ray è in crisi, tanto che tra il 2007 e il 2010 hanno chiuso oltre 1.400 punti vendita e recentemente anche la catena Blockbuster ha abbassato le serrande, l’acquisto e il noleggio di film via internet rappresenta invece una domanda in crescita. E’ per cavalcare questa richiesta del mercato, ancora una nicchia ma secondo gli operatori con grandi potenzialità, che nasce Chili spa, spin off originato dalla piattaforma internet per guardare film in streaming fondata da Fastweb nel 2011.
Da oggi, è una società indipendente nella quale gli stessi manager che la gestiranno avranno il 43,2% delle azioni, il 15,4% sarà in mano a Antares Private Equity, mentre Fastweb manterrà il 41,4%. Il meccanismo è semplice, spiegano i manager: si paga solo per quello che si vuole guardare, senza abbonamenti, scegliendo tra una programmazione “che ad oggi - dice l’ad Giorgio Tacchia -, grazie ad accordi con le principali major, ammonta a 900 film e che entro l’anno arriverà a 2.000 titoli, dall’ultima uscita nelle sale al film introvabile per i veri cinefili”.
Pellicole da guardare direttamente sulle smart tv, che in Italia sono già 1,5 milioni, oltre che naturalmente sul computer, sul tablet, sul cellulare. Il mercato di riferimento di Chili Cinema è da un lato quello dell’home entertainment che vale in Italia circa 600 milioni di euro. Dall’altro l’obiettivo è anche aggredire il settore sommerso della pirateria, stimato in circa 380 milioni e alimentato da utenti cui finora non erano state proposte alternative legali invitanti rispetto al downloading pirata.
“La distribuzione di film su internet - afferma Stefano Parisi, presidente della società nonché ex ad di Fastweb - è un mercato in forte crescita in tutto il mondo, ad altissimo potenziale”. L’obiettivo di Chili, spiega, è arrivare al pareggio di bilancio nel 2014 e generare un fatturato di 30 milioni di euro già nel 2016.