Sull'incontro fra web e tv la Rai accelera e con Youtube porta Pop-Up Space a Roma. È la prima volta che la colossale piattaforma web arriva in Italia con questo programma creato per fornire alle comunità globali di creativi supporto professionale e collaborazione complementari agli YouTube Space permanenti (che si trovano a Tokyo, Los Angeles, londra, New York, San Paolo del Brasile, Berlino, Parigi, Mumbai e Toronto).
E così per tre giorni, da oggi al 17 settembre, presso l'Auditorium Parco della Musica della capitale, anche gli youtubers italiani potranno avere accesso a sessioni formative, corsi di video produzione e momenti di incontro con la community e stare al fianco di artisti, talenti ed esperti del mondo della creatività e della produzione italiana. YouTube Pop-Up Space Roma con Rai mette, infatti, a disposizione dei creator di YouTube due spazi formativi in cui avranno luogo i workshop spacialistici di Youtube e le Masterclass curate da Rai. Il Parco della Musica, dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione della partnership, oggi è infatti un vero e proprio brulicare di giovani e creatività, mentre prendono la parola il Dg Rai Antonio Campo Dall'Orto e il responsabile Youtube EMEA (Europa, Medioo Oriente) Stephene Nuttall .
«L'accordo di collaborazione fra YouTube e Rai è fondato su valori e volontà condivise: offrire nuove opportunità ai giovani youtuber italiani - spiega Nuttall - che in 3 giorni impareranno a creare con importanti esperti. In Italia ci sono oltre 2500 youtubers che hanno superato i 10mila iscritti al proprio canale», ha evidenziato il responsabile Youtube EMEA, cogliendo anche l'occasione per fare gli auguri a Cane Secco per i 10 anni del suo canale YouTube.
Nuttall ha sottolineato di essere particolarmente felice del fatto che tanti youtubers possano diventare modelli positivi, citando vari casi in cui ciò è già accaduto come quello degli youtubers che hanno incontrato Papa Francesco. Il responsabile di Youtube EMEA ha poi salutato altri youtubers presenti oggi alla conferenza stampa: quali Claudio Di Biagio, Michele Bravi, Sofia Viscardi (youtuber voluta da Dario Bignardi su Raitre, ndr).
«Molto soddisfatto» della partnership Campo Dall'Orto: «La parola Media Company, usata per definire la Rai, potrebbe rimanere astratta. Con questa iniziativa, invece, prende concretezza. Questa partnership è importante. Proprio in questi giorni abbiamo lanciato Rai Play nella filosofia di un'azienda che sia per Te, per Tutti, dove il Per Tutti attiene all'universalità del servizio pubblico e il Per Te va verso un rapporto sempre più personalizzato». Una filosofia in totale armonia con l'iniziativa appena realizzata con la grande piattaforma web: «È la prima volta che Youtube arriva in un Europa con un broadcaster e lo fa con la Rai». Ecco perché, osserva il Dg Rai, «noi non ci vediamo in concorrenza. Anzi, è proprio da questa combinazione che nascono opportunità. Ed ecco che Mika può diventare soggetto e oggetto di dialogo con i giovani youtubers che possono esercitarsi a raccontare attraverso strumenti nuovi quelle che sono le loro idee. È molto importante - ribadisce campo Dall'Orto - che Rai insieme a Youtube intraprenda un percorso per aprire le proprie porte alla creatività in tutte le sue forme», oltre quelle tradizionali.
All'interno delle masterclass, infatti, grazie alla sinergia con Rai, gli youtubers possono partecipare ai laboratori di produzione e montaggio, imparare lo sviluppo di uno storytelling efficace e confrontarsi con tante personaggi del calibro di Mika, appunto, del musicista Stefano Bollani, del regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo, dei direttori delle prime tre reti Rai Andrea Fabiano, Ilaria Dallatana e Daria Bignardi. Occasione di confronto anche con i direttori creativi Roberto Bagatti e Pierluigi Colantoni, con il team di Rai Fiction e Carlo Degli Esposti, produttore della serie tv 'Braccialetti Rossi', con la sua squadra e due attori della serie, Mirko Trovato e Daniel Tenorio.
«Per noi - sottolinea il direttore generale della Rai - è estremamente importante questa cosa perché va a completare un ruolo che non è solo distributivo: l'anima creativa del mondo digitale è quella che vogliamo riuscire ad attrarre, sempre nella logica della partnership. Non ha più senso il desiderio di avere un ruolo dominante. La proprietà intellettuale è sempre di coloro che arrivano». «Quello che abbiamo realizzato oggi - conclude Campo Dall'Orto senza entrare nel dettaglio del possibile accordo con Youtube - è la testimonianza della reciproca volontà di un percorso. Non abbiamo definito accordi ma ci siamo trovati in sintonia rispetto agli obiettivi che cerchiamo». Quanto poi all'Accordo tra Rai Cinema e Youtube il Dg si limita a dire che «i passi si fanno uno alla volta. Ci siamo visti a maggio a Los Angeles e ci siamo dati la fine dell'anno per fare qualcosa insieme». Quello di oggi è comunque «un buon segno. Un segnale di sintonia rispetto a dove vogliamo andare». «Questa partnership - evidenzia infine il Dg Rai - va nella prospettiva di pensare a un modello più distribuito. I modelli che tendono a essere più dinamici sono, infatti, quelli più distribuiti e quindi dove ci sono tanti soggetti. Oggi il modello di generazione creativa in Italia è concentrato fra editori, da un lato, e case di produzione, dall'altro. Se, invece, fosse più articolato sarebbe meglio per chi consuma e ascolta».