Non si fermano gli acquisti su Fastweb. Anche ieri il titolo ha continuato a correre in Borsa ben la soglia dei 47 euro indicata dall'offerta d'acquisto di Swisscom, fino a chiudere a 48,7 euro, con un rialzo dello 0,54%.
Sempre alti i volumi di scambio, pari all'8,4% del capitale. Tanto che l'amministratore delegato del gruppo elvetico, Carsten Schloter, ha ribadito che «esiste sempre il rischio» di una battaglia «fra offerte concorrenti» per la conquista della società italiana fondata da Silvio Scaglia.
Ed ha lasciato intendere che Swisscom potrebbe essere pronta a un rilancio. Ma, per ora, di proposte alternative non se ne vedono. Anche Mediaset, che ieri ha riunito il consiglio d'amministrazione, sembra aver lasciato cadere il sipario sulla vicenda. E quanto a Vodafone, lo stesso Schloter ha tenuto a sottolineare come il gruppo britannico abbia legami di lunga data con Swisscom e sia, allo stesso tempo, partner commerciale di Fastweb.
Schloter vede insomma Vodafone come «il più probabile alleato nobile» della nuova Swisscom-Fastweb. Ieri, alla presentazione dei conti per il 2006 (esercizio chiuso con ricavi stabili, a 9,6 miliardi di franchi svizzeri, e utili netti in calo del 20,9%, a 1,6 miliardi), il numero uno del gruppo elvetico ha poi confermato la sua fiducia nelle opportunità di sviluppo sul mercato italiano, dove «con una penetrazione della banda larga del 30%», Fastweb ha «forti spazi di crescita». Tanto più che il principale concorrente, Telecom Italia, «ha rinviato gli investimenti annunciato nel suo piano industriale».
Quanto a Mediaset, ha confermato ieri i dati di bilancio 2006 preannunciati la scorsa settimana, con utili in calo del 16,2%, a 505,5 milioni di euro, e ricavi in crescita dell'1,9% a 3,7476 miliardi. Il dividendo resta invariato a 0,43 euro per azione.
Giancarlo Radice
per "Il Corriere della Sera"