«Noi siamo una televisione e anche sul web, sul nostro sito, dobbiamo realizzare un progetto coerente. Se vuoi fare YouTube c'è già YouTube: ma YouTube non può spostare un video dallo schermo del computer a quello della tv. E ancora oggi l'emozione di vedere il tuo filmato in tv resta unica».
Andrea Scrosati - 36 anni, romano, da giugno vicepresidente corporate e market Communication di Sky dopo anni nella comunicazione - inizia così a spiegare l'impegno che Sky Italia sta mettendo nello sviluppare un suo sito internet:
«Siamo partiti - dice - dai 100mila visitatori unici di luglio e poi crescendo in modo costante siamo arrivati ad avere questo mese 4,1 milioni di visitatori unici». Numeri in linea con quelli di Mediaset, superiori a quelli della Rai Ormai vicini anche alla Gazzetta dello Sport che incrocia sulla rete, per contenuti, l'offerta della pay tv satellitare.
Non vi basta più la televisione? Cosa volete fare sul web?
"Useremo gli strumenti della rete in modo sinergico con i nostri contenuti, con la televisione. Per capirci, non siamo un service provider, non faremo dating online, non faremo un sito di giochi. Ma gli user generateci Content sono una risorsa anche per la tv, così come lo sport, le news e l'intrattenimento in onda sul satellite possono essere declinati anche sul web".
Può fare qualche esempio?
Abbiamo previsto una finestra settimanale per i contenuti che riceviamo dagli utenti. Nell'informazione siamo pronti in ogni momento a mandare in onda filmati o documenti forniti dal pubblico. Per la fiction sulla vita di Moana Pozzi abbiamo organizzato il casting sul sito per trovare l'attrice giusta.
E sullo sport, sul calcio?
"Sul sito c'è spazio per la discussione. Ma anche qui con contenuti e modi coerenti. Se voglio confrontarmi con altri utenti sui locali alla moda di Milano non mi serve andare su Sky. Sul nostro sito invece si troveranno le persone che vogliono discutere di calcio, fare domande agli esperti o ai calciatori nel dopo partita. Ci ha stupito la grande quantità di post dedicati alle telecronache che mandiamo in onda alla tv: abbiamo fatto rispondere agli stessi giornalisti. Con il Fantascudetto che abbiamo appena lanciato siamo arrivati a 80mila squadre iscritte e oltre 40mila partecipanti".
Ma cosa ve ne fate? Che ritorni avrete?
"La nostra attività su internet ha tre obiettivi. Offrire ai clienti un servizio online di assistenza al più alto livello (sgravando i cali center); trovare nuovi abbonati; fare gli editori anche sull'online vendendo pubblicità online. I risultati già si vedono."
NewsCorp è molto attiva su internet, basta pensare all'acquisizione di MySpace. È stato Murdoch a chiedervi di spingere sulla rete?
"C'è grande attenzione all'online, ma i vertici del gruppo lasciano grande autonomia: ogni mercato ha caratteristiche specifiche".
Sky vuole trasolcare in blocco su internet?
"Siamo una pay tv. Non siamo una tv satellitare o una IpTv. Sono i consumatori, e solo loro, a decidere la piattaforma tecnologica che preferiscono. Non dobbiamo essere noi a farlo, né tanto meno può essere un governo"
Luca Veronese
per "Il Sole 24 Ore"