Quel che conta, in una partita, sono soprattutto le immagini. Questo avranno pensato i tanti italiani che hanno acquistato i pacchetti di AlbaniaSat, la tv satellitare di Tirana, per vedere le partite della serie A e quelle della Champions a prezzi molto più bassi di quelli di Sky. Con l'unico "inconveniente" della telecronaca in un'altra lingua.
A capire il business delle partite in albanese erano stati, tre anni fa, due italiani che nei prossimi giorni saranno processati. Il pm Francesco Cajani contesta loro di aver «diffuso in Italia un servizio criptato ricevuto tramite decoder e smart card, in assenza di accordo con il legittimo titolare dei diritti per le partite».
Erano state Sky e Rti a segnalare che qualcuno stava vendendo al di qua dell'Adriatico i pacchetti di Albania-sat, comprese le (molto redditizie) partite di calcio.
Le indagini sono risalite a un sito Internet in cui, con lettere nere su sfondo nero (ma visibili evidenziando il testo) apparivano reclame del tipo: «Come vedere il calcio satellitare senza pagare» e «Il calcio italiano a meno della metà del prezzo di Sky». Ha avuto un bel dire uno dei proprietari della tv albanese che questa inchiesta «ha preso di mira qualche povero albanese residente in Italia che voleva vedere le partite in lingua madre». Per la procura i «poveri albanesi» erano solo furbi italiani.ù
Oriana Liso
per "La Repubblica - Milano"