
Il film andrà in onda su Prima Fila, la pay per view di SKY che dal 1° marzo trasmette su tutti i canali in 16:9. Sarà acquistabile 24 ore su 24 con partenze ogni 30 minuti.
E’ il 2006 e la missione militare USA in Iraq è in una fase di stallo, le giornate di un gruppo di militari trascorrono al checkpoint tra esercitazioni, caldo soffocante e una certa monotonia. Il tentativo di rompere la ripetitività del tempo si trasforma tragicamente nel supplizio di un’innocente, la 14enne irachena violentata e uccisa e della sua famiglia al completo.
Realizzata la ferocia della loro azione e nel timore che venga punita dalle autorità, i militari scaricano la colpa sulla popolazione locale e insabbiano il caso.
Realizzata la ferocia della loro azione e nel timore che venga punita dalle autorità, i militari scaricano la colpa sulla popolazione locale e insabbiano il caso.
Sarà uno di loro a denunciare il fatto, il sesto militare del branco, incapace di convivere con le immagini di una violenza alla quale non partecipa attivamente ma che non fa nulla per fermare. Nasce uno scandalo, l’ennesimo intorno agli abusi delle truppe americane sulle popolazioni locali, che getta un’altra ombra sull’occupazione irachena da parte dell’esercito USA.
A oltre 40 anni di distanza dal tragico Vietnam di “Vittime di guerra” De Palma torna a raccontare una storia vera, cruda, in cui il conflitto bellico fa da sfondo alla violenza carnale su una giovane innocente.
In questo suo ultimo, durissimo mockumentary De Palma, molto più che in passato, punta il dito non solo sulla violenza degli uomini verso gli uomini ma anche sulla potenziale ferocia dei media.
Il maestro del cinema americano attinge ora con avidità dai mezzi di informazione d’assalto inserendo, in questa ultima pellicola che ha scioccato e indignato, numerosi contributi di video giornalismo tratti dal web e da alcuni documentari, attraverso i quali racconta una verità senza filtri. A questa contrappone l’informazione manipolata (redacted, appunto) di certi organi di stampa, che arrivano a negarci la realtà dei fatti.