"La Foresta dei sogni (titolo originale In the night garden) segue i passi felpati dei Teletubbies. C’é la stessa ambientazione idilliaca (questa volta un bosco), adorabili personaggi e il fatto che non ha alcun senso fino a che non lo guardi con un bambino piccolo.”
Gabrielle Starkey, The Times
Gabrielle Starkey, The Times
“Mia figlia di sedici mesi adora In the night garden e tenta di salire sullo schermo del televisore ogni volta che va in onda”
Viv Groskop, Guardian
Viv Groskop, Guardian
“...E’ fantastico. Siamo tutti innamorati del piccolo personaggio chiamato Makka Pakka...Adorabile!”
Kathryn Flett, Observer
Kathryn Flett, Observer

Ovvero, il posto magico dove i vostri figli potranno rilassarsi e sviluppare immaginazione, coordinamento e linguaggio attraverso semplici movimenti di ballo e musiche.
Lo show é stato commissionato dalla BBC per il canale prescolare CBeebies ed é stato realizzato dagli stessi autori de I Teletubbies, Andrew Davenport and Anne Wood, una coppia decisamente vincente: lei nonna 70enne ed ex insegnante specializzata nell’alfabetizzazione infantile, ora produttrice televisiva di successo; lui direttore creativo 40enne, scrittore e compositore di quasi tutte le musiche degli show della loro casa di produzione, la Ragdoll.
Altro nome dietro al successo de La Foresta dei sogni é Michael Carrington. Attualmente responsabile dei contenuti editoriali di Turner EMEA (societá del gruppo TimeWarner editrice, tra gli altri canali, di Boomerang e Cartoon Network), Carrington, nel suo precedente ruolo in CBeebies, ha commissionato personalmente il programma, garantendo che la storia e i personaggi dello show fossero realizzati per soddisfare i rigorosi standard di qualità della BBC.
Ebbene, dopo il grandissimo seguito in Inghilterra (lanciata nel 2007 in UK, la serie, é stata poi venduta in altri 120 paesi), La Foresta dei sogni verrá quindi finalmente trasmesso anche in Italia, sul canale 608 di SKY, dal lunedí al venerdí alle 7.15 e alle 19.10, all’interno di fasce di programmazione espressamente dedicate ai bambini in etá prescolare.
La Foresta dei sogni é tra le produzioni per bambini piú costose della storia televisiva. Per la sua realizzazione sono stati spesi ben 14,5 milioni di sterline, ovvero circa 17,3 milioni di euro: quasi la metà della spesa dello scorso anno da parte di tutte le emittenti tv britanniche per la programmazione per ragazzi.
Vincitore per due anni consecutivi (2007 e 2008) dei prestigiosi BAFTA Awards, come miglior serie prescolare in live-action, per tutto il 2008 in UK é stato il programma più visto dalle mamme con figli dai 0 ai 3 anni. Altri numeri del fenomeno: oggi, sono oltre 40 mila i fan iscritti alla pagina ufficiale Facebook e i giocattoli della serie sono diventati ricercatissimi.
La Foresta dei sogni ha l’intento di riprodurre sullo schermo televisivo quell’atmosfera magica che solo un libro di favole é in grado di creare nell’immaginario infantile. La serie, infatti, conquista anche i genitori per la sua capacità di intrattenere i piú piccoli creando al tempo stesso un clima disteso, rasserenante. Lo show porta i bambini in un viaggio immaginario che comincia nel momento in cui i piccoli chiudono gli occhi, un viaggio con un impatto positivo nella loro immaginazione e che ha la capacitá non solo di rilassarli ma anche di divertirli.
Girata in un vero bosco dall’atmosfera incantata (una location segreta vicino alla cittá natale di Shakespeare, Stratford-upon-Avon), la serie unisce le piú recenti innovazioni tecniche in live-character con animazione in computer grafica, per creare un’esperienza irresistibile e pienamente coinvolgente per gli esigentissimi baby spettatori.
I 100 episodi autoconclusivi sono tutti in alta definizione e in ogni puntata da 30 minuti sono presenti tra gli 80 e i 90 effetti speciali.I costumi dei personaggi, in alcuni casi, superano anche i due metri di altezza: durante le riprese, era consentito indossarli per massimo 20 minuti e la produzione ha voluto, a disposizione sul set, un fisioterapista e un massaggiatore per gli attori che, dentro i pesanti pupazzi di Upsy Daisy & Co., dovevano intepretare i loro movimenti. Ma questi sforzi sono stati ricompensati: secondo gli autori, solo perfomance live realizzate da attori veri possono generare immagini ricche di calore.
Ciascun episodio inizia sempre con la scena di un bambino (ogni volta diverso) a nanna, a letto, e la voce del narratore che introduce la storia. La scena passa poi a Igglepiggle, il simpatico pupazzo-blu che dà il via alle varie puntate navigando con la sua barchetta in mare aperto per entrare nella foresta dei sogni.
Nella serie originale il narratore é Dereck Jacobi, attore shakespeariano noto per la voce dalla straordinaria versatilitá. Famoso per le sue performance teatrali, Jacobi ha ricoperto ruoli prestigiosi anche in film per il grande schermo come Il Gladiatore di Ridley Scott, Una notte per decidere con Kristin Scott Thomas e Sean Penn e il giallo di Robert Altman Gosford Park. La sua ultima apparizione cinematografica é il buffo Mr Wheen in Nanny McPhee (Tata Matilda), scritto e interpretato da Emma Thompson. In Italia, il narratore é Gino La Monica, doppiatore di personaggi del calibro di Richard Gere, Jeremy Irons e Harrison Ford.
Entriamo quindi nel vivo de La Foresta dei sogni: un luogo magico che si trova, per l’appunto, poco prima del mondo della nanna, nella fantasia del dormiveglia di ogni bambino. Un luogo colorato e pieno di luce, con grandi alberi che filtrano i raggi del sole, graziose margherite e fiori dai colori brillanti che creano un ambiente confortevole e allegro. Gli abitanti sono dei simpatici giochi e bambolotti animati che trascorrono insieme il loro tempo alla scoperta di quelle piccole meraviglie che ogni giardino custodisce. Molto diversi tra loro per dimensione e carattere, cercano sempre di aiutarsi a vicenda, trovando ogni volta nuovi modi per divertirsi insieme.
La varietà dei personaggi è stata sviluppata appositamente per accrescere e stimolare l’esperienza dei bambini: caratterizzati da colori vivaci, nomi buffi e insoliti, utilizzano un linguaggio, spesso immaginario, fatto di frasi brevi e ripetitive, rime e musiche che ben si adattano alla percezione del mondo da parte dei bambini nei loro primi anni di vita.
La collaborazione tra gli autori Wood e Davenport dura da piú di 10 anni e le loro idee sono state davvero innovative. La struttura pre-Teletubbies di una sceneggiatura per l’infanzia era basata essenzialmente su un modello scolare con frasi di senso compiuto che peró non significano nulla per un bimbo dai 2 ai 4 anni, interessato e stimolato essenzialmente da oggetti che rimbalzano e suoni a volte strani. Grazie a meticolosi studi, il linguaggio e le immagini di In the night garden sono specificatamente creati per i bambini non ancora in grado di parlare e andare a scuola, e rappresentano un ponte verso l’alfabetizzazione. Per un genitore puó essere difficile gestire il fatto che una serie tv possa essere compresa solo dai suoi figli: ma le parole di In the night garden, pur essendo fatte di “non senso”, hanno effettivamente una logica.
Infine, ciascun episodio si conclude con la favola generata dal Magic Roundabout, un gazebo-carrillon situato al centro del giardino. Questa favola viene raccontata attraverso una sequenza a cartone animato e racchiude in sé la sintesi delle piccole azioni compiute nell’episodio stesso. Le scene conclusive tornano su Igglepiggle che rimane sveglio e non vuole andare a dormire. Ma poi il giardino dei sogni si ritira nel cielo notturno e la barca con Igglepiggle, finalmente addormentato, si allontana all’orizzonte.
